Una lapide ricorda i militari che fecero la naja all’Amadio

CORMONS. La presenza di migliaia di militari nella caserma “Amadio” non passerà con gli anni nell’oblìo. A ricordare i fanti che dal 1935 al 2001 passarono la naja tra le mura della caserma, ormai...

CORMONS. La presenza di migliaia di militari nella caserma “Amadio” non passerà con gli anni nell’oblìo. A ricordare i fanti che dal 1935 al 2001 passarono la naja tra le mura della caserma, ormai per l’80% per cento demolita sarà una targa che è stata apposto dove, nel piazza d’armi, c’era l’asta per la bandiera, e a fianco alla targa che ricorda i caduti del reggimento “Torino”.

È stata collocata per iniziativa della sezione cormonese dell’Associazione nazionale del Fante proprio a ricordo delle migliaia di militari, provenienti da ogni regione di Italia, senza distinzioni di grado e nazionalità (furono ospitati infatti reparti degli eserciti tedesco e alleato durante e subito dopo la seconda guerra mondiale), che operarono alla ”Amadio”.

Il clou della cerimonia si è svolta nel piazzale antistante la palazzina comando e ha visto la partecipazione di un centinaio di persone provenienti da tutta ’Italia, alcune da persino dalla lontana Sicilia. Tra i presenti anche il generale Fabio Gorra Lazzarini di Amorevole. Simbolico gesto da parte del presidente della sezione Raffaele Trodella, di un mattone recupero dall’abbattimento del muro di cinta.

I saluti della comunità sono stati portati dal sindaco Luciano Patat che, assieme a Trodella, ha scoperta il la nuova lapide, dal presidente della sezione del fante, nel suo discorso, ha affermato che «chi ha trascorso anni alla “Amadio”, il vederla a poco a poco scomparire, è motivo di comprensibile tristezza. Ma ci è di conforto la fondata speranza che quei verdi prati che sorgeranno al posto delle strutture abbattute, saranno tenute nella giusta considerazione da parte di coloro che avranno il piacere di calpestarli. A noi rimane la possibilità di poter, quando ne abbiamo la voglia, ricordare dinanzi a questa lapide, gli anni trascorso nella caserma che rimarrà sempre nei nostri cuori».

La manifestazione per iniziata con una messa celebrata nella chiesa del santuario di Rosa Mistica e con il successo alza bandiera nella vicina piazza Libertà con la deposizione di una corona al monumento ai caduti.

L’ultimo reparto ospitato nella caserma “Amadio” fu l’82° Reggimento “Torino” trasferito in quell’anno a Barletta. Il “Torino” era arrivato a Cormons nel 1963 per sostituire il 114° Fanteria Mantova, a sua volta trasferito ad Artegna. L’Amadio aveva ospitato anche il 59° Calabria trasferito nel 1974, in base a una ristrutturazione dell’Esercito a Cividale, il reparto Genio della brigata meccanizzata “Gorizia”.

(fra. fem.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo