Una mattina al museo con T-Rex e Ittiosauri
Mostruosi, sì, ma sempre molto amati, soprattutto dai più giovani. I dinosauri non sembrano mai passare di moda, anzi. Per averne la conferma basta chiedere ai ragazzini dai 7 agli 11 anni che, accompagnati da genitori e parenti, ieri hanno partecipato al laboratorio mattutino “I Mostri della Preistoria”, progetto a cura di Echotema ospitato al Museo Civico di Storia Naturale.
Due ore abbondanti di lavoro, un’attività non solo teorica (proiezione di video e visita guidata), ma caratterizzata anche da ricerca e soprattutto manualità, attraverso gesso, pennelli, calchi e colori, il materiale utilizzato per permettere ai baby paleontologi di riprodurre orme, resti e fossili dei cugini stretti del dinosauro Antonio, il vip della sede museale di via Tominz. E poi la formula del gioco.
La preistoria si può studiare anche così, grazie ad un orologio di cartone le cui lancette indicano le fasi dell'evoluzione, traducendo ogni 12 ore in un salto temporale di oltre 4 miliardi di anni, epoche storiche poi descritte e che rivelano temi probabilmente semisconosciuti anche agli adulti presenti. Un esempio? Ai tempi dei dinosauri pare che il mare fosse di un colore esclusivamente verde chiaro: merito non certo di un ritocco con Photoshop come accade per le brochure turistiche, bensì della forte concentrazione di ferro e della mancanza di ossigeno.
I bambini ascoltano e annotano ma sembrano già molto ferrati grazie al culto di Jurassic Park e dintorni. A quella età non sanno forse a distinguere una mucca da un vitello ,ma conoscono invece le caratteristiche dei T Rex, degli Stegosauri o degli Ittiosauri, distinguendo magari le modalità di caccia dei carnivori e le difese degli erbivori: «È vero, l'argomento interessa sempre molto - ha confermato Marco Paparot, la guida e insegnante dell'Echotema alle prese con la scolaresca di ieri -, anche perché le domande non mancano mai. Più si studia il periodo e maggiori sono le domande. E i bimbi in questo sono attivi e partecipi».
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