Una persona solare, amante dei bambini

SAN GIORGIO DI NOGARO. Una ragazza dolce e buona, fortemente credente, che amava il prossimo, la musica e tantissimo i bambini: il vuoto che lascia sarà incolmabile. Questo era Chiara Pelizzon per chi l'ha conosciuta. Chiara, che viveva con papà Danilo, mamma Enrichetta e il fratello Enrico, al Villaggio Giuliano di San Giorgio di Nogaro, frequentava l'Università di Udine dove studiava Scienza della formazione, e da inizio da settembre, lavorava alla scuola dell'infanzia di Carlino “Don Riccardo Valentinis”. Aiutava anche il maestro Denis Monte con i bambini delle scuola propedeutica “Artemia” di Torviscosa; lei stessa aveva cantato nel coro della scuola e aveva fatto parte anche del gruppo Polivois diretta da Barbara Di Bert. Attualmente cantava nel coro foraniale di Porpetto e a volte sostituiva Anna Gatti alla direzione del coretto parrocchiale di San Giorgio la domenica mattina. Qualche anno fa era stata volontaria in Bolivia per un mese dove aveva insegnato in una scuola materna e prestato la sua opera in un ospedale pediatrico, alzandosi alle cinque del mattino per portare la colazione ai bambini nei villaggi sperduti. «Un’esperienza che avrebbe voluto ripetere», racconta tra le lacrime Chiara Polidori che assieme a Gloria Manià e Giulia Filipputti era una delle sua amiche più care. «Ci eravamo conosciute piccoline a ginnastica artistica - dice -, poi cantavamo nel coro Artemia e Polivois, ci frequentavamo anche a Udine dove entrambe studiamo. Chiara era la persone più solare che abbia conosciuto, molto buona, sempre disponibile verso chi aveva bisogno, e amava tantissimo i bambini tanto che aveva scelto di fare la maestra d'asilo. Un altro suo amore era la musica, ma soprattutto il canto: era una grande ammiratrice di Laura Pausini che seguiva nei suoi concerti. Era anche una persona molto credente, lo scorso anno era stata in pellegrinaggio e Medjugore, una religiosità profonda la sua». «Il sogno di Chiara - conclude con emozione - era cantare un giorno con la Pausini e fare quello che tanto le piaceva: la maestra d'asilo». Alla Gemina Scherma, società nella quale la giovane aveva militato con il fratello e dove il padre è stato presidente, sono tutti sconvolti nell'apprendere la notizia della morte di Chiara, e Sara Vicenzin con il presidente Cristian Roscioni e la Gemina, dice «non ci sono parole davanti a simili tragedie» e che tutti sono vicini alla famiglia in questo duro momento. Denis Monte, maestro del coro Artemia, profondamente scosso dalla notizia, la ricorda come una persona solare:«Sapeva farsi ascoltare dai bambini senza mai alzare la voce, trattandoli con fermezza e delicatezza. La sua morte è per tutti una perdita incolmabile, non dimenticheremo quanto ha saputo darci».(f.a.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo