Una pietra tombale sull’antico pozzo di piazza Mazzini

SAGRADO. Una pietra tombale, nel senso più stretto della parola. È quella che sembra aver messo l’amministrazione comunale sul pozzo rinvenuto in piazza Mazzini a Sagrado durante i lavori di riqualificazione dell’area.
A ritornare sulla questione, a distanza di alcuni mesi, è il consigliere comunale di opposizione Bruno Zonta. Era stato proprio l’esponente della lista Sagrado libera a sollevare il caso portandolo all’attenzione del sindaco Elisabetta Pian e della sua giunta. Il rinvenimento del pozzo, da un lato aveva creato sorpresa, dall’altro aveva aperto un dibattito in seno al consiglio comunale e, dopo la segnalazione fatta dalla stessa lista Sagrado libera alla Soprintendenza regionale per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Trieste aveva chiesto all’amministrazione Pian di conservarlo e valorizzarlo.
«Sul pozzo è stato messo un tombino di cemento», osserva oggi Zonta aggiungendo: «Non sembra vogliano fare niente. Avevamo proposto di rifarlo in pietra. Sarebbe un bello spartitraffico, ma la proposta è stata bocciata. Noi non siamo d’accordo. Oltre ad essere utile, sarebbe anche un bel ricordo di come era una volta il paese».
Il pozzo, di sezione circolare, presenta un diametro di circa un metro ed è profondo tra i 6 e i 7 metri. Si trova in piazza Mazzini sul lato di via Dante. Come detto, il manufatto in pietra è tornato alla luce nel corso dell’intervento di riqualificazione della piazza. Secondo Zonta, a costruirlo, scolpendo la pietra locale, sarebbero stati i maestri scalpellini di Sagrado. Veniva utilizzato per prelevare acqua potabile, oltre che per abbeverare il bestiame. In una delle sue interrogazioni, l’esponente della minoranza sottolinea infatti che alcuni cittadini ricordano anche la presenza di “una vasca accostata proprio al pozzo”.
«Le immagini fotografiche – aveva risposto il sindaco Pian – attestano che almeno dall’inizio del secolo scorso fuori terra non c’era alcuna struttura. Fatto questo inusuale se effettivamente la struttura aveva lo scopo di approvvigionamento dell’acqua».
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