Una raffica e la gru finisce sulla casa ecologica

Incidente nel cantiere di via Giustinelli. Struttura messa in sicurezza dai vigili. Strada chiusa per ore
Lasorte Trieste 08/03/15 - Via Giustinelli, Gru appoggiata a casa in costruzuione
Lasorte Trieste 08/03/15 - Via Giustinelli, Gru appoggiata a casa in costruzuione

La gru del cantiere edile si è inclinata, appoggiandosi contro la casa in costruzione. È successo ieri pomeriggio in via Giustinelli: a essere danneggiata è la casa ecologica, costruita in legno lamellare e dotata di impianti a “impatto zero”, in fase di ultimazione e commissionata dall’immobiliare Epoca srl. La struttura metallica, alta oltre 30 metri, si è appoggiata contro una trave in legno del tetto e un muretto in cemento che costeggia la rampa d’accesso allo stabile. All’improvviso - secondo i primi accertamenti - si sono rotti alcuni bulloni che fissavano la gru al basamento di cemento. La fortuna è stata che, nell’inclinarsi, la gru ha trovato un appoggio a un paio di metri.

Il cedimento sarebbe stato causato, secondo quanto rilevato dai vigili del fuoco, da una raffica di bora, la cui intensità ieri non ha superato gli 85 chilometri all’ora. Il vento comunque ha fatto pressione, secondo i vigili, su una struttura che era già in precario equilibrio.

I pompieri - giunti con alcune squadre e un’autoscala - hanno lavorato fino a tarda sera per mettere in sicurezza la gru. Hanno assicurato con particolari tiranti la struttura allo stabile, per evitare che la gru possa avere altri movimenti.

Impossibile, considerate le dimensioni, smontare quantomeno la parte più alta della gru con i mezzi in dotazione ai vigili del fuoco. Le operazioni di smontaggio, da quanto si è appreso, saranno effettuate nei prossimi giorni (forse già oggi) dai tecnici del cantiere, che in serata sono giunti in via Giustinelli.

Per consentire ai vigili del fuoco di operare, ieri pomeriggio la strada è stata chiusa al traffico dalla polizia locale. In serata via Giustinelli è stata riaperta.

Lo stabile in questione è un edificio avveniristico: è realizzato in legno lamellare proveniente dall’Alto Adige e poco cemento (solo nei tre piani interrati, destinati ai parcheggi). Gli impianti sono a impatto energetico «zero», il che significa pannelli fotovoltaici, un mini-impianto eolico, un impianto elettrico interno e cablato.

L’edificio è stato progettato da Luciano Lazzari (già presidente dell'Ordine degli architetti di Trieste) e da Alessandro Fassi di Epoca srl, l'immobiliare committente.

(c.b.)

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