«Una scarica di pugni e calci ha ammazzato Bartolini»

È morto per un’emorragia inarrestabile. provocata da una gragnuola di pugni e calci, Andrea Bartolini, l’uomo di 45 anni, vittima venerdì scorso di quella che sta assumendo sempre più i contorni di una feroce aggressione da parte di Francesco Semeraro, 36 anni, ex pugile. Un’aggressione avvenuta in via dei Moreri a pochi metri dal locale, il “Tie Break”, dove Bartolini era andato a bere qualche bicchiere con un gruppo di amici.
Sono questi i primi elementi dell’autopsia disposta dal pm Federico Frezza ed effettuata dal medico legale Fulvio Costantinides. È emerso che la milza è stata spappolata da i terribili colpi o di un solo calcio ma violentissimo. Un colpo devastante ha causato l’emorragia che ha fatto sì che oltre 4 litri di sangue finissero nell’addome dell’uomo. L’ipotensione arteriosa da emorragia, ha avuto come conseguenza il danneggiamento di cervello, cuore e rene. L’effetto indiretto è stato di disturbi della memoria, confusione mentale e alterazione del ritmo cardiaco. Ma il medico legale ha anche verificato la presenza di un numero rilevante di ematomi e tumefazioni su tutto il corpo riconducibili a decine di pugni o altri calci: colpi non solo all’addome, ma al torace, al volto e alla schiena. Queste lesioni insomma raccontano la violenza incontrollabile che ha caratterizzato l’episodio avvenuto una settimana fa scatenato dalla provocazione di Bartolini nei confronti di Semeraro la cui posizione giudiziaria potrebbe ora ulteriormente aggravarsi.
Dai primi test effettuati in concomitanza con l’autopsia è anche emerso che Bartolini aveva una rilevante presenza di alcol nel sangue. Oltre il 2 per mille. Per cui non è difficile ipotizzare che il suo stato alterato dall’alcol non gli avesse consentito una adeguata reazione. Insomma Semeraro si è scatenato quando è stato provocato e aggredito con una testata. L’altro è crollato sull’asfalto privo di sensi perché le forze non glielo consentivano. E Semeraro - secondo questa prima ricostruzione - ha continuato a picchiarlo sferrando calci sia al volto che sul corpo. Senza mai fermarsi. Tutto collima con insomma con quanto ha dichiarato l’altro giorno Davide Bartolini, il fratello della vittima: «Non sono stati solamente due pugni, per quanto violenti, a uccidere mio fratello. Andrea è stato massacrato. Senza pietà». E ha aggiunto. «Ho visto il povero corpo di Andrea all'obitorio - ha detto Bartolini - Andrea presentava diversi ematomi sotto l’occhio, sul naso e all’altezza del mento. Il suo corpo era coperto, ma ritengo che anche al torace e all’addome possa essere stato colpito. Sono convinto che si sia trattato di un massacro perché il volto di Andrea era vistosamente tumefatto, coperto dai lividi. Non è stato un solo pugno a ucciderlo come ha dichiarato, da quanto ho letto sui giornali, l’uomo ritenuto il suo assassino».
La relazione finale del medico legale sarà consegnata entro due mesi al pm Federico Frezza. Che valuterà la ricostruzione indiretta del coroner per formalizzare l’accusa nei confronti dell’aggressore. Al momento Francesco Semeraro è accusato di omicidio preterintenzionale. È agli arresti domiciliari.
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