Una scuola di restauro a Palazzo Alvarez

Di sicuro, Palazzo Alvarez non sta rispettando certe ambizioni. L’università di Udine l’ha abbandonato ormai da parecchi mesi per trasferirsi nel polo di Santa Chiara. Per fortuna, a ripopolarlo ci ha pensato l’Erpac. Tuttavia, la School of Arts dell’università di Nova Gorica, che, attualmente, conta 56 studenti (una quarantina di sloveni), troverà prossimamente casa a Rozna Dolina, negli ambienti già occupati dallo stesso ateneo: il direttore della School of Arts, Bostjan Potokar, afferma che il trasferimento potrebbe avvenire in settembre, ma, ad oggi, non è in grado di definire la data esatta del trasloco. Alla School of Arts, tra l’altro, è iscritta anche una minoranza di studenti italiani.
Quale futuro, quindi, toccherà a Palazzo Alvarez? Nei suoi ambienti dovrebbe trovare posto, dopo la sua ricostituzione, la scuola di restauro, già presente tempo addietro a Villa Manin. Inoltre, nell’edificio di via Diaz dovrebbe anche approdare un team dell’Erpac che si occuperà di progetti europei. Infine, altri spazi del palazzo potrebbero venir affidati al Punto Giovani: a tal fine, il sindaco Rodolfo Ziberna e l’assessore comunale alle Politiche giovanili Marilena Bernobich avevano presentato domanda apposita alla Regione, nuova proprietaria dell’edificio, che, attualmente, è sede di Accademia Europeista, Gect, Sos Rosa, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) Gorizia, Uil Scuola, oltre che di Insiel, Biblioteca provinciale e Archivio storico provinciale.
Anche la Consulta d’ambito per il Servizio idrico integrato (Ato) orientale goriziano ha lasciato il palazzo. Tornando all’Erpac, l’Ente regionale patrimonio culturale fortemente voluto dall’ex assessore Gianni Torrenti, il trasferimento in via Diaz fa seguito alla riorganizzazione dei suoi servizi: per esempio, al “Servizio musei e archivi storici” è stata aggiunta la competenza della “ricerca”. Raffaella Sgubin, direttore di tale servizio, ha di recente terminato il suo incarico; si attendono ora gli esiti delle domande pervenute in Regione da parte di quanti vorrebbero succederle, ma, ovviamente, non si esclude una vittoria della stessa Sgubin.
Tornando infine a Palazzo Alvarez, con l’abbandono dell’ateneo friulano e il prossimo trasferimento della School of Arts slovena, la sua funzione di sede universitaria è quindi destinata ad andare perduta. La sua posizione centrale, i suoi ampi spazi, la sua storicità (venne costruito a metà ’700 secondo le volontà di Francesco Alvarez de Menesses, marchese di nobiltà spagnola, che lo destinò all’educazione e all’istruzione degli orfani), sembrano sufficienti a giustificare la sua ristrutturazione voluta dall’amministrazione provinciale. Una sua valorizzazione, pare davvero opportuna. –
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