Una targa per ringraziare i donatori d’organi

Collocata dall’Ado all’ingresso della sede degli ambulatori comunali di Romans e scoperta ieri

ROMANS. «Grazie a chi sceglie di donare». È questa la frase impressa sulla targa che ieri mattina, tra una profonda commozione, è stata scoperta all'ingresso degli ambulatori comunali di via Modolet a Romans d'Isonzo, come segno di ringraziamento nei confronti dei donatori di organi e delle loro famiglie.

È stata collocata a cura dell'Associazione donatori di organi del Friuli Venezia Giulia, assieme al Comune di Romans e ha fatto seguito alla serata di informazione sanitaria che si è tenuta qualche giorno fa nella sala "Mons. Galupin", per sensibilizzare i cittadini sulla donazione degli organi. All'incontro di ieri erano presenti il presidente dell'Ado. regionale Rocco Maurizio, assieme al presidente dell'Ado della provincia di Gorizia, Giovanni Latini, con la vicepresidente Rita D'Abbraccio e la segretaria Mariagrazia Calligaris, assieme ai consiglieri don Maurizio Qualizza, Luigi Pontoni, Marina Simonit, Carlo Mucci e Duilio Peteani. Presente pure il sindaco di Romans, Davide Furlan, col parroco don Flavio Zanetti, che dopo un breve intervento ha impartito la benedizione, mentre sono stati i ragazzi della terza classe della scuola media locale, ad esprimere le loro considerazioni sul valore del dono degli organi, come gesto di grande umanità e col quale delle persone permettono ad altre di poter continuare a vivere. Espressioni che il presidente Rocco ha definito molto profonde e significative, che i più grandi devono saper ascoltare in chiave solidaristica e sociale. Parole di elogio ai ragazzi sono stata espresse anche sindaco Furlan, che ha parlato di come sia nata l'iniziativa, richiamando poi i presenti ad un'attenta considerazione e valutazione delle leggi che regolano la donazione degli organi, mentre Marina Simonit si è rivolta agli scolari invitandoli, quando saranno più grandi, a riflettere e a diventare consapevoli del valore del dono. C'è stata poi la toccante testimonianza di due genitori del luogo, che a causa di un incidente stradale hanno perso un figlio ancor giovane, decidendo per il dono dei suoi organi. La stessa coppia di coniugi, ha fatto poi cadere il drappo che copriva la targa.

Edo Calligaris

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