Unione, un anno tribolato Stibilj e Pallanuoto le stelle

Un anno sportivo da emozioni forti, a Trieste. Innanzitutto l’agonia della Triestina, anzi dell’Unione Triestina 2012, visto che i tifosi, proprietari del marchio storico Us Triestina 1918, l’hanno tolto alla proprietà. In 12 mesi in casa alabardata è successo di tutto: girandola di allenatori, una salvezza faticosamente raggiunta nei supplementari a Dro, lo strappo definitivo tra la tifoseria e il presidente Marco Pontrelli, uno stadio Rocco surreale nei suoi desolanti spazi vuoti. E ancora il vendo sì-vendo no, le istanze di fallimento, una squadra pressochè completamente nuova, la richiesta di concordato, una lunga lista di possibili cordate, fino al recente epilogo (ma si può mai essere sicuri che sia davvero finita?) con l’arrivo del patron veneto Silvano Favarato, preceduto da referenze non proprio lusinghiere e con un undici affidato a un tecnico che stava allenando i Pulcini del Cittadella.
Cronache più liete ma classifica altrettanto difficile per l’Ufm Monfalcone che viene promossa in serie D affidandosi alle reti del sempiterno Denis Godeas.
Ma per fortuna dello sport triestino non c’è solo l’ennesima stagione tormentata dell’Unione. La Pallacanestro Trieste conquista i play-off dell’A2 e, dopo averlo fatto con Ruzzier 12 mesi prima, manda in serie A Stefano Tonut e Francesco Candussi. La Pallamano Trieste conferma di essersi ripresa un posto importante a livello nazionale anche se per puntare al titolo è ancora presto. La Pallanuoto Trieste - la squadra che più di tutte merita la lode per quanto realizzato nel 2015 - centra una storica promozione in serie A1 grazie a un gruppo costruito in buona parte in casa e al talento del “mago” Piccardo. Vengono promossi anche i tennisti del Tc Triestino, al termine di una stagione da incorniciare.
Tra le stelle dello sport locale copertina d’obbligo per Silvia Stibilj, oro e argento iridato nel pattinaggio. E sono ancora ragazze a prendersi gli altri gradini dell’ipotetico podio. Francesca Clapcich è la prima velista azzurra a aggiudicarsi un posto per le Olimpiadi di Rio 2016 mentre Noemi Batki conquista il bronzo europeo nella piattaforma 10 metri. Vasco Vascotto con “Robertissima” trionfa nella Barcolana. La Maratona della Bavisela - partita per la prima volta da Lipizza - è del keniano Gititu, in campo femminile successo di Claudia Dardini.
Il mondo dello sport piange Emilio Felluga, storico presidente del Comitato regionale del Coni, artefice delle principali manifestazioni ospitate nel Friuli Venezia Giulia negli ultimi 20 anni.
In campo nazionale e internazionale la Juventus conquista nell’ennesimo scudetto ma il Barcellona le impedisce di poter celebrare il trionfo in Champions League. Usain Bolt è ancora il grande protagonista dei Mondiali di atletica: vince tre medaglie d’oro in 100, 200 e staffetta 4x100. Nei Mondiali di nuoto l’oro nel trampolino da 1 metro suggella la splendida carriera di Tania Cagnotto, il personaggio emergente è Greg Paltrinieri che domina i 1500 stile libero. Il Giro d’Italia è di Contador, Vincenzo Nibali è quarto nel Tour de France di Froome ma il ciclismo italiano fa festa con Fabio Aru che si impone nella Vuelta.
Se il Mondiale di Formula 1 è quasi monotono nella supremazia Mercedes con il derby in famiglia risolto a favore di Hamilton e le Ferrari dignitose damigelle d’onore, è il motomondiale a regalare emozioni. Valentino Rossi a 36 anni firma una stagione esaltante aggiudicandosi quattro Gran Premi ma non basta per conquistare la corona mondiale che un discutibile epilogo assegna al compagno di squadra nella Yamaha Jorge Lorenzo, beneficiato dalla penalizzazione di Rossi nell’ultima gara dell’anno in seguito a un contatto con Marquez nel precedente Gp di Malesia e dal compiacente atteggiamento degli spagnoli suoi avversari sulla pista di Valencia.
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