Val Rosandra, resta chiusa l’osteria di Bottazzo

SAN DORLIGO DELLA VALLE
Tra le tante ipotesi possibili, un’unica certezza: la trattoria di Bottazzo resta chiusa, e non ci sono possibilità a breve che l’attuale impasse si sblocchi. Non sono bastati, dunque, i ripetuti appelli alle autorità del proprietario Fabio Bordon, a smuovere lo status quo. Manca l’accordo con gli ultimi gestori, Massimo Krasna e Erica Adami, che, sottolinea Bordon, rivendicano una buonuscita e comunque, almeno fino al 2013, sono ampiamente tutelati dal contratto di locazione, prorogato automaticamente.
La querelle, come si ricorderà, verte sul problema dell'inagibilità, con le perdite d'acqua dal tetto che, a detta dei locatari, hanno trovato sfogo sul soffitto della sottostante osteria. E qui siamo al paradosso: chi ha il contratto d’affitto in mano non vuole aprire il locale e chi lo ha affittato non può comunque farne niente. E Bottazzo, presa nel mezzo, resta una frazione fantasma. «Ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità - racconta Bordon - compresa l’inserzione di un annuncio destinato a eventuali persone interessate ad acquisire l’immobile. Risultato? Un paio di telefonate generiche e rimaste senza sviluppi e l’apparente entusiasmo della Provincia, che poi però non si è fatta più viva... C’erano anche delle associazioni culturali che hanno fatto un sondaggio, ma è finito tutto lì.... Il Comune? È stato chiaro fin dall’inizio, sottolineando che trattandosi di un ente pubblico non avrebbe potuto intervenire in alcun modo in quelle che vanno definite come beghe di un privato...».
Bordon, con una certa amarezza, annota anche che «se pagassi la buonuscita richiesta (30mila euro, a suo dire ndr) potrei riavere la casa già domani» ma si è comunque dato tempo fino a fine ottobre per trovare una nuova soluzione. «Al momento - assicura - altro non posso proprio fare». (f.b.)
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