L’analista Zeneli: «Senza intesa con gli Stati Uniti a rischio sicurezza e valori»
La senior fellow all’Atlantic: «L’Unione europea acceleri nell’attuazione dei programmi di riduzione del rischio»

La partnership tra Unione europea e Stati Uniti è essenziale, sottolinea Valbona Zeneli, senior fellow all’Atlantic Council. «Solo insieme possono garantire sicurezza, resilienza economica e regole condivise in un mondo segnato da rivalità tra grandi potenze».
In che modo i conflitti stanno ridefinendo i rapporti economici?
«Viviamo un’epoca segnata da contrasti, trasformazioni tecnologiche, crisi energetiche e cambiamenti climatici. Come conseguenza le catene globali del valore vengono rimappate: l’Europa cerca di ridurre vulnerabilità con strategie di diversificazione, mentre l’Asia e il Medio Oriente restano centrali come nodi di competizione e interdipendenza».
Ma il valore oggi dove risiede?
«Non più solo nella produzione, ma nella capacità di gestire corridoi infrastrutturali, rotte marittime, reti energetiche e digitali».
Di quali strumenti si deve servire l’Europa per tutelare i suoi approvvigionamenti in questo contesto di frammentazione geopolitica?
«L’Ue ha già adottato, finalmente, una strategia di sicurezza economica, ma deve accelerare nell’attuazione dei programmi di riduzione del rischio, di rafforzamento della competitività e di costruzione di partenariati strategici».
Le istituzioni multilaterali possono dare supporto concreto?
«Sono essenziali per l’Ue perché ne amplificano l’influenza globale, ne proteggono la sicurezza economica e contribuiscono a prevenire le crisi. L’Ue deve utilizzare queste partnership per ridurre le vulnerabilità e definire le regole della competizione in linea con i propri valori. Valori che sono la sua forza e le permettono di essere un attore credibile e influente oltre il suo peso economico o militare. Ma è cruciale la partnership con Usa e altri alleati».
La frattura delle catene globali del valore può rappresentare un’opportunità per stimolare nuove forme di cooperazione economica regionale?
«Come sottolineato nel Rapporto Draghi, la frammentazione spinge l’Ue a ridurre le proprie dipendenze esterne e a investire in tecnologie critiche, innovazione e autonomia strategica. Questo processo può stimolare nuove forme di cooperazione economica regionale, attraverso il nearshoring e il friendshoring, rendendo le catene più corte e sicure. Al tempo stesso, rafforzare il mercato interno e costruire partnership strategiche diventa fondamentale per rilanciare la competitività europea».
Riproduzione riservata © Il Piccolo