Vecchi dj a raccolta: musiche di 30 anni fa per una festa-vintage

di Vanessa Maggi
1975, l’etere finalmente libero e alla portata di tutti, le radio private a rompere il monopolio sulle frequenze. Voglia di musica, di cambiamento e i giovani si ingegnano: con due piatti, un mixer, un microfono e un registratore a cassette era possibile aprire una radio che trasmettesse musica di ogni tipo, accompagnata da voci e parole in libertà. In pochi anni centinaia di emittenti nuove entrano di prepotenza nella vita degli italiani, con pezzi che diventeranno colonna sonora di svariate generazioni. Quegli anni molti li hanno vissuti, altri li hanno sentiti raccontare e un folto gruppo di “vecchi” dj e amici ha voluto riportarli alla ribalta nella serata “Ugole del passato”, organizzata da Renato Lorenzi in collaborazione con Radio Fragola.
Una maratona radiofonica diurna ed un party after dinner presso lo stabilimento balneare Ausonia di Riva Traiana hanno visto susseguirsi una ventina di noti dj 70’s-80’s dalle 9 del mattino fino a sera sulle frequenze di Radio Fragola e dalle 23 in poi dal vivo, regalando ad ascoltatori e ospiti un revival disco-dance indimenticabile. Per molti un suggestivo salto indietro nel tempo permeato da tanta nostalgia.
Tra i presenti tanti gli speakers ancora impegnati con emittenti commerciali, molti altri alle prese con professioni del tutto differenti, ma sempre pronti a mettersi dietro ad un microfono e rivivere l’emozione di “fare radio”. Ricordiamo Giuliano Rebonati, nello staff di Radio Punto Zero, Sergio Oriani di Radio Attività, Cristiana Valenti, Giorgio Fabbri e poi Pozzati, Testi e lo zio Claudio, assoluto precursore delle radio libere, e ancora Sandro Valli, Edy Milani e Tony Martelli, in rappresentanza, tra le altre, delle mitiche Radio Nord Adriatico, Radio City, Radio Quattro, Radio Sound, Radio Studio 54.
Un evento di grande successo, tanto da far pensare ad una replica già verso la fine di settembre. Intanto si mantengono vivi i ricordi della serata vintage, che ha visto i tanti amici intervenuti scatenarsi fino a notte fonda in particolar modo sui ritmi degli ultimi anni Settanta e su un’immortale Disco Inferno. Un entusiastico Rebonati ringrazia dalle pagine di Facebook con un messaggio che non necessita di chiose: «Siete la testimonianza che la radio è fatta dalle persone, dai loro sentimenti, dalla loro fantasia, dalla loro passione, dalla loro competenza, non dai computer e dalla pubblicità!». Un po’ come cantava Finardi, nel ’76 : «aAmo la radio perchè arriva dalla gente / entra nelle case e ci parla direttamente / e se una radio è libera ma libera veramente / mi piace ancor di più perché libera la mente».
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