Vento alla velocità del suono nell’Aerotunnel goriziano

«È quasi certo che qui tra uno o due anni ci sarà la più grande galleria del vento transonica d’Italia, e tra le più grandi d’Europa». L’annuncio è del titolare dell’Aerotunnel di Sant’Andrea Rolando Parmesani. Nel complesso di via Gregorcic presto sorgerà una nuova galleria che avrà una velocità comparabile a quella del suono, e forse sarà anche supersonica, mentre la struttura attuale continuerà ovviamente ad essere sviluppata e valorizzata.
Le parole di Parmesani sono state una sorta di ciliegina sulla torta di un momento già di per sé estremamente significativo, ovvero la firma del protocollo tra l’University of California Riverside e l’Isis Malignani di Udine (ma, idealmente, anche lo stesso Aerotunnel e la città di Gorizia) arrivata a conclusione del percorso si sperimentazione aeronautica su un drone di un innovativo sistema automatico che gestirà tutti i comandi di volo per permettere ad un velivolo di volare in sicurezza anche nelle situazioni critiche. Per più di un anno, come raccontato nei giorni scorsi, vi hanno lavorato cinque studenti del Malignani di Udine (Marco Brodan, Pietro Decorte, Enrico Meneghel, Thomas Marchi e Alex Odorico), presenti ieri all’Aerotunnel di Gorizia assieme ai loro docenti (in primis il tutor Mauro Fasano) e al loro preside Andrea Carletti, mentre Nicola Foschia ha coordinato il progetto Skyteam California per il quale erano in collegamento in teleconferenza Andrea Serrani (da Bologna), Raffaele Baggi e la gradiscana Elisa Franco (dagli Stati Uniti).Si può dire che da Gorizia è passata e passerà una parte importante del futuro del volo autonomo.
Alla firma del protocollo era presente anche il sindaco Rodolfo Ziberna, che ha sottolineato come l’Aerotunnel sia un’autentica eccellenza del territorio, così come lo sono gli studenti del Malignani, istituto con il quale il Comune punta a collaborare anche in futuro nell’ambito del polo aeronautico “che Gorizia sta consolidando”. Tornando alla collaborazione di studenti e docenti con la galleria del vento, i dati raccolti serviranno per creare un simulatore di volo ancor più realistico per il drone che è stato sviluppato, e continuare nella ricerca e nel perfezionamento del sistema di volo. –
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