Verso un alleggerimento del Cara
«Comune e Regione sono da sempre in prima linea per un alleggerimento delle presenze al Cara. E il fatto che ciò sia imminente, per Gradisca è un risultato estremamente positivo». Il sindaco della cittadina della Fortezza, Linda Tomasinsig, sceglie i social network per fare ancora una volta chiarezza sulla ridda di indiscrezioni che riguardano il centro immigrati all'ex caserma Polonio: oggetto da un lato dell'ipotizzata riapertura del mini-Cie (o Cpr) per immigrati irregolari e dall'altro di un agognato alleggerimento di presenze di richiedenti asilo, oggi ben sopra quota 500. aDalle dichiarazioni dell'assessore Torrenti si evince che Gradisca, anche a seguito degli impegni assunti dalla Presidente della Regione Serracchiani nei confronti della nostra città, va verso un imminente alleggerimento di presenze al Cara, fatto che per la cittadina sarebbe un importante successo». Quanto al temuto mini-Cie, il sindaco puntualizza: «Si dice in questi giorni che gli spazi dell'ex Cpt risponderebbero ai requisiti del Ministero per l'apertura dei cosiddetti Cpr, ma anche che non ci sono notizie certe né sul fatto che questo accadrà né sulla tempistica». La prima cittadina di Gradisca è chiarissima sulle sue richieste: «A questo alleggerimento della struttura ci attendiamo facciano seguito le altre azioni individuate dal governo per tenere sotto controllo i numeri presso il Cara: accoglienza diffusa nei programmi Sprar, superamento dei centri stessi e riduzione dei tempi di attesa per l'esame delle pratiche, accordi bilaterali per i rimpatri. Quanto ai Cie, grandi o mini, ribadiamo che per come hanno funzionato a Gradisca, rimane il nostro giudizio negativo. Attendiamo di sapere in che cosa i Cie mini differiranno da questa esperienza prima di esprimere il nostro giudizio. Vogliamo in ogni caso essere sentiti prima della decisione».
Sulla questione Cpr la senatrice del Pd Laura Fasiolo ha le idee già chiare: «Niente mini Cie ove già sorgono i Cara». Mentre il Pd isontino rimbrotta neanche troppo velatamente l'assessore regionale Gianni Torrenti sulle dichiarazioni ch lascerebbero intendere per cosa fatta l'apertura a Gradisca di un mini-Cie, Fasiolo ha lanciato questo appello al ministro dell'Interno Marco Minniti, pur plaudendone l’operato per il Piano immigrazione che sta per essere varato. La senatrice, in merito alla possibile collocazione a Gradisca di un Centro permanente per il reimpatrio (Cpr), il cosiddetto mini Cie, ha "torchiato" il titolare del Viminale nel corso della sua audizione al Comitato parlamentare Schengen. «La relazione del Ministro è stata tranquillizzante rispetto alle misure in atto per la sicurezza sia di intelligence sia di controllo del territorio - assicura Fasiolo -. Si tratta di misure forti, che tuttavia devono tener conto di un elemento non irrilevante, ovvero di un rischio legato a una spontaneità e, pertanto, imprevedibilità, dell'azione terroristica». Nodo centrale per la contrazione dei flussi migratori è il grado di stabilità dei Paesi di provenienza: in questi processi di stabilizzazione l'Italia deve avere un ruolo fondamentale. L'Italia come anche la Germania, che è impegnata in una robusta azione di rilocation degli immigrati, è un Paese virtuoso; altri Stati non lo sono altrettanto e manca un impegno solidale e condiviso in tutta Europa.
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