Vespucci tecnologica con il motore Nidec
Progettato per minimizzare rumore e vibrazioni. Vertice in sala macchina con i tecnici monfalconesi

Nidec Asi con radici nel gruppo Ansaldo fondato nel 1853 e che a Monfalcone costruisce motori elettrici e la celebre nave scuola Amerigo Vespucci varata nel 1931 al Regio cantiere navale di Castellamare di Stabia. Un incontro speciale quello che si è celebrato domenica scorsa a Trieste quando una delegazione di dirigenti e tecnici Nidec, su invito del comandante, sono saliti a bordo accolti dal direttore di macchina della nave scuola ormeggiata sulle rive. Perchè si è parlato del motore di ultima generazione, progettati e realizzato dall’azienda monfalconese e che è stato installato a bordo a fine del 2014 durante il programma di riammodernamento della nave con i lavori che sono durati dal 2013 al 2016.
Il motore è stato realizzato con caratteristiche singolari dalla Nidec per garantire la massima affidabilità e ha trovato pienamente soddisfatti i vertici di comando della nave scuola della Marina militare. Si tratta di un motore asincrono (a corrente alternata) a doppie parti attive e rappresenta, anche per il design industriale molto curato, un magnifico esemplare, il meglio della produzione Nidec Asi. Si tratta di un motore robusto, efficiente, affidabiler, compatto e (compatibilmente con le dimensioni) leggero ed economico e in genere si fa apprezzare per la potenza e la coppia specifica che sono più elevate rispetto ai motori a corrente continua.
Quello installato sul Vespucci, molto compatto per la sua potenza, è stato progettato da Nidec per minimizzare le vibrazioni e la rumorosità con l’obiettivo di mantenere integra l’anima del veliero dando al contempo la possibilità agli allievi di imparare la gestione di moderni sistemi di propulsione. La fornitura della Nidec ha incluso un innovativo sistema di generazione in corrente alternata che alimenta, tramite un nuovo quadro di distribuzione e inverter, direttamente il motore che è dotato di una configurazione a 2 indotti separati sullo stesso albero. Questa soluzione, spiega l’azienda, permette di diminuire i costi di manutenzione, alimentare l’efficienza energetica e mantenere lo stesso livello di ridondanza degli impianti a bordo. «Una tecnologia all’avanguardia - conclude la Nidec- che permetterà allo stoprico Vespucci di vivere i suoi secondi cent’anni di storia rinnovando la sua luminosa fama nel mondo e proiettandola lungo le rotte del futuro».
(g.g.)
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