Via al recupero delle cannoniere

Da domani sul monte San Michele l’intervento per mettere in sicurezza le gallerie
Bumbaca Gorizia 07.10.2012 Percorso storico Brestovec - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 07.10.2012 Percorso storico Brestovec - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

SAGRADO. Primi “mattoni” domani del progetto Carso 2014+ per la valorizzazione del territorio carsico nella ricorrenza dei cent’anni dallo scoppio della Grande guerra: alle 10 il presidente della Provincia Enrico Gherghetta e la sua vice Mara Cernic daranno il via ai lavori di ripristino delle cannoniere utilizzate dall’esercito italiano durante il conflitto sul Monte San Michele. Il sito interessato dall’intervento costituisce una delle più importanti testimonianze del primo conflitto mondiale ancora presenti sul Carso e del circuito previsto sul monte San Michele che, con la sua posizione dominante, consentiva alle truppe di avere una panoramica di tutto il fronte di guerra, da Monfalcone alle linee retrostanti Gorizia.

Le cannoniere della Terza Armata furono realizzate dai Comandi italiani dopo l’agosto del 1916 e completate nella primavera del 1917. Si tratta di gallerie usate per collocarvi i cannoni a lunga gittata in una posizione protetta dal fuoco nemico e quindi strategicamente fondamentale. Da anni l’accesso a queste vestigia è vietato per disposizione di Onorcaduti dopo il verificarsi di alcuni crolli. Fondamentale quindi consentire il ripristino dei camminamenti sotterranei, l’allestimento al loro interno di una “sceneggiatura di guerra” e quindi la riapertura in tutta sicurezza ai visitatori. L’intervento che prenderà il via domani rientra nel progetto della messa in sicurezza delle gallerie della Terza Armata che prevede un impegno di spesa di 400mila euro, messi a disposizione dalla Provincia, allo scopo di valorizzare anche turisticamente il Carso goriziano e monfalconese con la realizzazione di un ampio parco tematico.

Gongola il presidente della Provincia Gherghetta che rileva come «l’intervento di ripristino delle cannoniere è il primo atto concreto dopo la lunga fase progettuale e comunicativa. E tutto con soldi nostri», precisa. La messa in sicurezza delle gallerie è il passo iniziale di un progetto che intende riproporre, alla fine, un’immagine del Monte San Michele che riporti agli scenari della seconda decade del secolo scorso. «Il risultato che otterremo alla fine sarà per me la realizzazione di un sogno fatto già parecchi anni fa, quando ancora le gallerie, pur malridotte, erano ancora visitabili. Tutto attorno alle cannoniere saranno realizzati dei percorsi guidati, una sorta di “ring” fruibile anche da anziani e disabili. Il monte San Michele sarà un vero e proprio museo plein air della Grande guerra».

Nel progetto la Provincia investirà alla fine complessivamente 920mila euro, 400mila messi a disposizione dalla Provincia stessa e altri 520 «raccogliendo - ricorda Gherghetta - tutte le risorse impiegate sulla valorizzazione del Carso dalla ex Comunità montana».

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