Via alle Olimpiadi alcoliche, anzi no

I “Giochi”degli studenti universitari dovevano cominciare oggi. Revocati per mancanza di iscritti
Foto BRUNI Trieste 31 01 2011 Università Trieste:innalzata la bandiera "Scuola Pubblica"
Foto BRUNI Trieste 31 01 2011 Università Trieste:innalzata la bandiera "Scuola Pubblica"

Giovani beoni cercasi e le Olimpiadi saltano. Gli studenti universitari triestini hanno provato a organizzare una sfida ad alto tasso alcolico ma è andata male. Chiedere agli attivisti della Esn Trieste, la Erasmus Student Network (la base è situata al 2' piano, ala sinistra, dell'edificio in Piazzale Europa), ideatori delle “Alcol Olimpiadi Triestine”, manifestazione che avrebbe dovuto iniziare oggi e chiudersi il 16 maggio. Idea evaporata ancor prima di essere stappata, il motivo? Nessun boicottaggio, ripensamento morale o attacchi da parte degli Alcolisti Anonimi, semplicemente ben pochi aderenti. E dire che la ESN, attraverso le pagine del suo sito, aveva dichiarato di “essere orgogliosa di dare l'annuncio” di un simile evento, rendendo in tal modo ludica e spensierata una tendenza giovanile da tempo messa al bando dalla campagne sociali. A suo tempo un progetto simile avrebbe avuto “El Can de Trieste” di Luttazzi quale logo di marca ma all'appello della puntata “zero” sono mancato proprio gli attori richiesti, quelli avezzi all'agone alcolico, rodati da tabelle di lavoro magari quotidiane, soprattutto lontano dai pasti.

Il regolamento dei Giochi prevedeva squadre da quattro soggetti e con 2 specialità: L'Alcoleentering e la Beer Pong. Ancora non ben codificabile la prima, una “ vecchia conoscenza” invece il secondo stile scelto. Il “Beer Pong”, in alcuni ambienti denominato gergalmente anche come “Beirut”, trae infatti spunto dal gioco del ping – pong e si gioca lanciando una pallina da tennis da tavolo verso una serie di bicchieri disposti su un tavolo ad arte; bisogna fare centro e poi bere il contenuto, tutto qui. Vista buona, fegato eccellente e molto polso, anche malfermo. Le varianti? Non difettano, sono svariate. Si può modulare la distanza, il contenuto dei bicchieri (non solo birra quindi) e la stessa disposizione dei bersagli sul tavolo. L'estro appartiene allo sport. Ignota era tra l'altro la sede delle prime Olimpiadi. Un “segreto” che viaggiava solo in rete ma che sarebbe stato svelato anche alle tifoserie del caso. Non erano gratuiti i Giochi olimpici promossi dal volto goliardico della Erasmus Student Network, si accedeva con 36 euro a squadra. La cultura costa. Nonostante il flop degli iscritti la Esn non ha perso di vista, pare, la “strada maestra” del suo statuto, quella che indirizza, oltre alla aggregazione e al sano confronto, anche verso la giusta sintonia con i corsi delle facoltà. Ecco quindi scoprire che le “Alcol Olimpiadi di Trieste” avevano in fondo una loro etica, che avrebbe permesso di sintonizzare tutte le gare nel tardo pomeriggio o in serata, permettendo così, come recitavano i comunicati, “di non perdere lezioni importanti”. Questione di classe, che non a caso non è mai acqua.

Francesco Cardella

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