Via Salvo D’Acquisto la strana strada dalla “doppia faccia”

Via Salvo D’Acquisto c’è, ma senza esserci davvero. La cosa più strana però è che è anche “doppia”. Lo sanno bene i residenti di questa curiosa strada a due facce del quartiere di Straccis. Al tempo stesso è “fantasma” e “sovrabbondante”.
Traversa di via Smareglia (a sua volta traversa di via Montecucco), la via dedicata al carabiniere medaglia d’oro al valor militare della Seconda guerra mondiale è ufficialmente il retro di una lunga palazzina a tre piani e in questa strada teoricamente a fondo cieco, di fatto, non ci sono portoni. Ci sono solo i garage, i locali tecnici e gli accessi secondari ai singoli civici del condominio costruito alla fine degli anni Ottanta appena alle spalle dell’ex officina AutoSacchetti di via Lungo Isonzo Argentina. Gli ingressi principali si trovano sul lato opposto dello stabile: sotto il porticato ci sono i citofoni delle abitazioni e, dietro i portoni in vetro, le cassette postali.
Il cortocircuito si crea a questo punto.
Quello che per logica dovrebbe essere il fronte della palazzina, diventa il retro; e viceversa. In linea di principio, questo non dovrebbe rappresentare un vero problema, ma in caso di emergenze potrebbe diventarlo. In passato è già accaduto che dopo una richiesta di soccorso, l’ambulanza - guidata sul posto dal navigatore satellitare - si trovasse a vagare sul lato dei garage cercando (inutilmente) numero civico e relativo citofono della persona da assistere. A rafforzare la convinzione di essere nel giusto di chi deve raggiungere un residente di via Salvo D’Acquisto c’è pure una tabella posizionata all’inizio della strada. Anche se mezza arrugginita, recita: “Via Salvo D’Acquisto accesso ai n.1-3-5-7-9-11”. In effetti consente l’accesso a quei civici, ma per raggiungerli bisogna arrivare fino in fondo e risalire dall’altro lato. In situazioni standard la perdita di tempo può risultare fastidiosa ma non costituisce un ostacolo al soccorso; in situazioni gravi, però, ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte, così una toponomastica imprecisa potrebbe risultare fatale.
La “vera” via Salvo D’Acquisto si trova, dunque, dall’altra parte dello stabile, ma in questo caso si trasforma in una vera e propria strada fantasma. Intanto la parte carrabile al di là del porticato non ha ufficialmente nome, poi le sue condizioni sono disastrose. Non è mai stata asfaltata e la percorrenza è pessima. Qualche residente ha paragonato le buche a quelle di un bombardamento. «Sembra di stare in un’area di guerra», dicono; e la sensazione è quella. D’estate si solleva la polvere, d’inverno si formano pozzanghere tanto grandi e profonde che ci si potrebbe fare navigare dentro una barchetta radiocomandata. Che ci sia il sole o che ci sia la pioggia, durante tutto l’anno a farne le spese sono comunque le sospensioni dei veicoli. In questa sorta di tracciato d’allenamento per il “Camel Trophy” ci si arriva dallo spiazzo per la sosta ricavato in fondo alla “vera” via Salvo D’Acquisto (quella dei garage) dove è stato aperto un varco in un muretto. «Se non si vuole asfaltare, oggi ci sono tante soluzioni tecniche alternative, penso ad esempio al macadam», osserva il figlio di un residente.
Se si considera che da un lato le aiuole del condominio sono ben curate e che dall’altro c’è un’area verde attrezzata con scivolo e altalena per bambini in mezzo a un prato tagliato, lo spettacolo appare oggettivamente surreale . —
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