Via una guardia medica dal distretto di Cervignano

Protestano i sindacati: «Lo spostamento di uno dei due professionisti all’ospedale di Ialmicco è stato deciso dall’Azienda sanitaria senza consultarci»
Di Elena Placitelli
ANTEPRIMA Cervignano 3 Giugno 2008 dispensario
ANTEPRIMA Cervignano 3 Giugno 2008 dispensario

CERVIGNANO. Sindacati dei medici sul piede di guerra contro la razionalizzazione della Guardia medica di Cervignano contemplata dall’Azienda sanitaria della Bassa friulana. Di recente il responsabile del distretto Est, Luciano Pletti, ha dichiarato l’intenzione dell’Azienda sanitaria di portare avanti la riduzione dei medici di continuità assistenziale (noti comunemente come guardie mediche) che operano nella sede del distretto sanitario di via Trieste a Cervignano. Il caso era stato ventilato qualche mese fa, ma ora è tornato d’attualità con le ultime dichiarazioni di Pletti, secondo cui, nonostante l’opposizione dei sindacati dei medici, l’Azienda sanitaria avrebbe ancora intenzione di ridurre a uno i due professionisti in servizio alla Guardia medica di Cervignano.

Un medico di continuità assistenziale verrebbe così traferito in un ambulatorio in prossimità del Pronto di soccorso di Palmanova per gestire i pazienti da codice bianco (e dunque non gravi) contribuendo in questo modo a sfoltire la fila delle emergenze.

Ma dai sindacati dei medici si alza una levata di scudi, per voce di Stefano Vignando, medico di medicina generale delegato sindacale Snami per l’Azienda sanitaria 5 e vice presidente provinciale della stessa organizzazione sindacale. «È un progetto – insorge Vignando – che non abbiamo condiviso a livello sindacale. Sulla base di valutazioni dettate dall’Azienda che non possiamo verificare, hanno deciso di spostare nell’ospedale nuovo di Palmanova uno dei due medici di continuità assistenziale operanti a Cervignano, modificando le zone d’intervento. Tant’è che la sede della Guardia medica, un tempo nell’ospedale vecchio di Palmanova, è già stata trasferita vicino al Pronto soccorso del nuovo nosocomio di Ialmicco. È vero che nei pressi dell’ospedale di Palmanova, la seconda Guardia medica servirebbe a smaltire la fila dei codici bianchi, ma è altrettanto vero però che questa mansione non è prevista per il medico di continuità assistenziale. Per risparmiare fondi hanno trovato un escamotage, che nulla ha a che vedere, purtroppo, con gli investimenti che invece sarebbero necessari. Questa riorganizzazione - chiosa - è dunque stata decisa unilateralmente dall’Azienda sanitaria, senza l’avallo sindacale».

Più ottimista, invece, il medico Marina Mazzero, sindacalista dello Sni: per quanto contraria al taglio della guardia medica («a Cervignano un solo medico di continuità sarebbe insufficiente»), la sua percezione è che le argomentazioni già avanzate all’Azienda sanitaria siano state recepite e abbiano già bloccato il progetto. Da parte sua, il responsabile del Distretto Est, Luciano Pletti, ha sì ammesso la sospensione dell’iter, salvo poi confermare che l’Azienda sanitaria è comunque intenzionata a portarlo avanti. Da altre fonti si insiste sul fatto che «invece di cercare di migliorare capillarmente sul territorio il lavoro dei medici (di Medicina generale e di continuità assistenziale) offrendo ai pazienti un servizio migliore e più accessibile, si centralizza l’assistenza rendendola ulteriormente contigua a quella del Pronto soccorso, creando ulteriore confusione sulle pertinenze professionali».

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