Viaggio nel palazzo del governo alla scoperta dei suoi tesori

Per la festa della Repubblica la mostra Dal Piave all’Isonzo, il fiume della memoria e una visita all’edificio e al parco organizzata dal Fondo per l’ambiente italiano
Bumbaca Gorizia 29_05_2019 Prefettura mostra Prima Guerra Mondiale © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 29_05_2019 Prefettura mostra Prima Guerra Mondiale © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Il Palazzo del Governo ha il pregio di rappresentare, in un’unica sede, un’istituzione dello Stato, quale elemento di raccordo tra il territorio e il resto d’Italia, come pure la complessa storia di Gorizia. L’edificio racconta infatti gran parte delle evoluzioni del potere politico in città. La prossima domenica, in occasione della Festa della Repubblica, tutti questi elementi andranno a confluire in due eventi paralleli che troveranno spazio in Prefettura e che aiuteranno a compiere, idealmente, un itinerario nel passato.

Il percorso partirà al piano terra, con la mostra Dal Piave all’Isonzo, il fiume della memoria. Qui sono già esposte le opere in metallo ricavate da materiali bellici del maestro Sergio Pacori e una mostra storico-documentale a cura dell’Associazione culturale Isonzo – Gruppo di ricerca storica di Gorizia. Allo stesso tempo, domenica dalle 9. 30 alle 12. 30 il Palazzo sarà aperto al pubblico per iniziativa del Fondo per l’ambiente italiano. Nell’occasione saranno predisposte delle visite al piano nobile e nel parco del Palazzo, con la partecipazione di una delegazione del Fai di Gorizia.

Collaborano anche i ragazzi del polo liceale ISIS “D. Alighieri” (Licei Scienze Umane, Economico Sociale e Linguistico “S. Slataper”, Liceo Scientifico “Duca degli Abruzzi e Liceo Classico “D. Alighieri”). L’edificio, costruito attorno al 1540, è stato modificato e restaurato più volte, anche a causa degli eventi bellici. Come spiega il Fai: «In questo palazzo è compendiata la sintesi della storia della nostra città che, attraverso infinite vicissitudini, purtroppo in molti casi tragiche, ha forgiato un territorio unico, incrocio di culture, etnie, lingue ed arti». —



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