Vietati oggi il concerto nero e il corteo rosso
Vietato dal questore il concerto fantasma di ultradestra di stasera in piazza Garibaldi, che manco si sapeva se si sarebbe fatto, alla stregua d’un rave. E vietato, sempre e comunque dal questore, pure il controcorteo dei centri sociali che, quello sì, invece, già era una certezza: ritrovo alle 17, proprio oggi, e proprio in piazza Garibaldi, giro di boa in piazza Goldoni e ritorno ai piedi della “Madonina de oro”. Gli antagonisti di sinistra, dunque, là dove sul web era corsa voce si sarebbero potuti esibire alcuni gruppi musicali dalle idee affini al Gud, il Gruppo Unione Difesa, e al Vento Fronte Skinhead Trieste, per un «Concerto nazionalista» fin dentro l’ombelico della cosiddetta “Serbia Town”, peraltro. Una miscela potenzialmente esplosiva.
Davanti a un simile scenario che nulla di buono andava preconizzando, la Questura, più che prendere il toro per le corna, ha deciso così di tagliargli la testa, sperando che basti: rossi e neri se ne stiano a casa. Chi si presenterà comunque, questo è il messaggio, sappia che lo farà in barba alla legge. Lasci perdere e ritenti in un altro posto, e un’altra volta. Già perché oggi è la vigilia del Giro d’Italia a Trieste, il cui tracciato cittadino di domani passerà anche in piazza Garibaldi. Non solo. Stasera c’è la “Notte bianca”, con il centro pedonale che fa di Barriera e dintorni, quei dintorni, uno snodo importante del traffico. Un peccato sarebbe che la notte diventasse bianca causa lacrimogeni sparati. E si tingesse a quel punto del nero della cronaca nera. La Digos ci ha rimuginato, e alla fine - con la benedizione del questore Giuseppe Padulano, anche alla luce del summit sull’ordine pubblico pre-Giro - è scattato il doppio divieto. Sia alla manifestazione di ultradestra, per la quale gli organizzatori non avevano comunque inoltrato nessuna comunicazione di svolgimento, sia al corteo di estrema sinistra, i cui promotori invece si erano premurati di preparare le “carte” del caso. «La Questura - recita il comunicato diffuso ieri dalla polizia - comunica che ha provveduto a vietare, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, sia lo svolgimento del concerto organizzato dai sodalizi di estrema destra in piazza Garibaldi nella serata del 31 maggio, che della contromanifestazione organizzata nella stessa piazza da alcune associazioni antirazziste. I provvedimenti di divieto sono stati debitamente notificati agli organizzatori di entrambe le manifestazioni il 28 maggio. La decisione è stata presa anche a seguito di quanto emerso in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, al fine di garantire il sicuro e regolare svolgimento delle numerose iniziative pubbliche previste per il 31 maggio e il primo giugno. In occasione di tali eventi, infatti, sono stati predisposti sin dal pomeriggio del 31 maggio numerosi servizi di bonifica e controllo».
«Il Gud ed il Vfs Trieste - si legge invece in una nota stampa dei due sodalizi di estrema destra chiamati in causa dal comunicato della polizia - in merito al divieto ricevuto dalla Questura di svolgere per il giorno 31 maggio il tanto discusso e temuto “Concerto nazionalista”, ricordano che il luogo e la data dell’evento non sono mai state confermate. Coloro i quali grazie alla politica perbenista dell’”anti-razzismo” ricoprono ora incarichi istituzionali, alla faccia del loro proletariato, possono tornare a dormire serenamente: la loro democrazia è salva. Il sistema sul quale loro tutti stanno comodamente marciando è temporaneamente al sicuro».(pi.ra.)
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