Vietato il campo di cricket ma si tratta con Staranzano

Niente cricket a Monfalcone. In città non ci sono campi adeguati per svolgere una disciplina sportiva che richiede una specifica strutturazione. Non sussistono le condizioni di sicurezza, nè del resto l’amministrazione comunale è disposta a impegnare risorse economiche per affrontare i necessari adeguamenti. Da qui si parte e da qui è iniziata la ricerca oltreconfine di un’area adeguata. Una ricerca di disponibilità tra i Comuni limitrofi. A partire da Staranzano. È stato il vicesindaco Giuseppe Nicoli a “sondare il terreno” con il sindaco Riccardo Marchesan, rappresentandogli la necessità di poter trovare un campo adatto al gioco del cricket. Il riferimento è in particolare al campo di via Boito, nel rione Enel, dove fino a pochi giorni fa i ragazzi bengalesi si davano appuntamento per la partita. E che il sindaco Anna Maria Cisint, dopo un primo sopralluogo affidato alla Polizia municipale, ha fatto sloggiare presentandosi personalmente in via Boito, accompagnata da Nicoli. Il tutto sulla scorta delle segnalazioni dei residenti del rione Enel, che hanno manifestato il disagio. Una sorta di “calvario” costante: palle che finiscono contro le vetture in sosta, se non quando raggiungono le abitazioni circostanti mettendo a repentaglio verande e finestre. «Per non parlare del degrado - ha aggiunto la Cisint che con i ragazzi bengalesi è stata chiara -. Siamo arrivati al punto che lo spazio verde è diventato anche una latrina a cielo aperto». Con la stessa determinazione il sindaco ha “allontanato sine die” i ragazzi asiatici frequentatori del campo in via Cellottini, adiacente alla scuola per l’infanzia. «La rete di recinzione di confine - ha spiegato la Cisint - è stata sfondata in più punti. Anche in questo caso il degrado fa da padrone. È insostenibile questa situazione», ha aggiunto avendo ventilato ai ragazzi bengalesi l’affissione di un cartello di divieto con tanto di sanzioni.
Nicoli è stato altrettanto chiaro: «Il campo di via Boito non è mai stato strutturato per il gioco del cricket. La precedente amministrazione, peraltro, non ha eseguito alcun intervento di sicurezza nonostante che allora l’assessore Greco si era espresso in tal senso». Del resto, la direzione è univoca: «Nella destinazione dei nostri campi - ha osservato il vicesindaco - vogliamo seguire le priorità di fronte alle richieste più forti che provengono dalla comunità. Il campo di via Boito è utile piuttosto all’attività di calcio delle squadre giovanili, che attualmente affollano lo stadio comunale vicino».
Insomma, sopralluoghi, quelli di Cisint e Nicoli, e l’invito perentorio ad abbandonare l’attività del cricket. Di mezzo c’è la sicurezza e una questione di rispetto del patrimonio pubblico. L’amministrazione ha deciso. Il campo di via Boito potrà quindi diventare l’area di allenamento per i piccoli calciatori, nell’avviare i contatti con l’Ufm. Quanto a via Cellottini, gli interventi sono già programmati. Sarà non solo sostituita la rete di recinzione della materna, ma si andrà a perimetrare all’interno del campo un’area ristretta dedicata al calcetto. «Saranno rispettate le distanze di sicurezza rispetto alla strada e alle abitazioni circostanti - ha spiegato la Cisint -, oltre a garantire un perimetro più esterno per le passeggiate e mettere in ordine il gazebo dei giochi evitando danneggiamenti e latrine a cielo aperto». Il sindaco pensa anche a una sorta di “vigilanza civile” volendo coinvolgere associazioni o volontari.
Intanto è la “caccia” al campo di cricket alternativo a quello di via Boito. Nicoli ha spiegato: «Mi sono rivolto al sindaco Marchesan rappresentandogli la nostra esigenza, anche in virtù del fatto che ho trovato sempre massima disponibilità e collaborazione per questioni più importanti attinenti l’urbanistica e la viabilità che coinvolge i due territori comunali». E Marchesan ha osservato: «Sto verificando la situazione per i nostri campi sportivi con le società e i gestori degli impianti. Stiamo valutando, sia in ragione degli utilizzi delle nostre strutture, sia in ordine alle peculiarità di un campo da cricket che richiede una strutturazione specifica».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo