Vigilantes privati di notte al Villaggio a guardia delle barche
DUINO AURISINA. Per contrastare la piaga dei furti e dei vandalismi, al Villaggio del Pescatore arriva la vigilanza privata notturna. Lo annuncia Paolo Garaffa, da qualche mese eletto nuovo presidente della Polisportiva San Marco, storica associazione che riunisce 800 tesserati. Assieme ad altri sodalizi e ad alcune società commerciali, infatti, il gruppo ha sottoscritto di recente un accordo per rafforzare la sicurezza sul territorio, a tutela dei circa 600 diportisti presenti su questa specifica zona. L'obiettivo, come sottolinea Garaffa, “è di aumentare la sorveglianza delle aree in concessione da Regione, Demanio e Comune di Duino Aurisina”. Ciò comunque nella “consapevolezza dello sforzo che stanno già facendo le varie forze dell'ordine, attraverso gli uomini del commissariato di Polizia di Sistiana e della sezione nautica di Duino, della tenenza dei carabinieri di Duino Aurisina e delle Capitanerie di porto di Trieste e Monfalcone”. Hanno aderito a questa iniziativa le associazioni sportive e nautiche del Villaggio del Pescatore e precisamente la Polisportiva San Marco, la asd Nautica Laguna, la Duino nord 45 e il gruppo diportistico Risorgive del Timavo, assieme alle società commerciali nautiche Marina Timavo di Lenarduzzi e la Cni Adriateam srl. Hanno stipulato un contratto con la società di sorveglianza Nort East Service, appunto per la vigilanza notturna. «Con questo accordo – sottolinea Garaffa - le associazioni e le società commerciali avranno un'ulteriore sorveglianza sulle proprietà dei rispettivi associati, clienti e delle strutture presenti al Villaggio del Pescatore. Ma di questo accordo beneficeranno di riflesso anche gli abitanti e le attività della ridente località, avendo per tutto l'anno un controllo in più, oltre a quello svolto attualmente, e da considerarsi insostituibile, dalle forze dell'ordine».
Brucia ancora, nella memoria dei cittadini il colpo di fine gennaio, quando era stato rubato, assieme a un altro motore, il fuoribordo di proprietà dell’ex assessore ai lavori pubblici di Duino, Andrea Humar. Ad agire era stato un gruppo di persone. Non certo gente sprovveduta, ma organizzata, che aveva saputo dove e soprattutto come raggiungere l’obiettivo, visto che lo specchio acqueo risulta di notte battuto dai mezzi di vigilanza e anche dai pescatori locali. Non solo: i motori portati via pesavano oltre 150 chili l’uno. Tant'è che per agire con comodità i ladri avevano provveduto addirittura a spostare le vicine imbarcazioni, in modo da avere i motoscafi presi di mira attaccati alla banchina e prelevare così, con maggior agilità, la refurtiva. A un’altra barca da pesca era stata tranciata la fune d’ormeggio. L’imbarcazione sciolta di Humar (la Centauro 3 di 6 metri) era poi finita sotto il pontile e aveva ha rischiato l’inabissamento per il levarsi della marea. Un mese e mezzo dopo, tuttavia, la polizia era riuscita ad arrestare la banda di ladri di motori marini.
Tiziana Carpinelli
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