Vigili del fuoco sotto pressione, arrivati rinforzi anche da Udine
L’allarme è risuonato attorno alle 3, domenica mattina. E i vigili del fuoco, visti i contenuti inequivocabili della chiamata, sono accorsi subito in forze. E hanno chiesto aiuto anche al comando di Udine. «Sono partite da via Paolo Diacono due autobotti, un’autoscala e una squadra operativa. Nel contempo, abbiamo fatto arrivare dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari - fanno sapere i pompieri di Gorizia - un’altra autobotte maggiorata che contiene molta più acqua di un mezzo normale. Vista l’ampiezza dell’incendio che, al nostro arrivo, aveva già divorato buona parte del magazzino, abbiamo attivato anche due squadre arrivate prontamente da Udine. In buona sostanza, sin dai minuti successivi alla chiamata di soccorso, erano al lavoro una ventina di persone».
E l’intervento non è stato certamente dei più facili. Non foss’altro per il fatto che il fuoco ha trovato un’esca formidabile nei materiali altamente infiammabili contenuti all’interno del capannone: dal pellet al legname, per terminare con la carta e il carburante contenuti nei mezzi (furgoni, ciclomotori, automobili, macchine per la movimentazione terra e mezzi agricoli) parcheggiati all’interno di un’ala.
Poi, in tarda mattinata, la situazione è cominciata ad essere sotto controllo, nonostante qualche focolaio e l’instabilità del capannone notevolmente danneggiato. Gradualmente, le due squadre arrivate da Udine hanno fatto rientro nel comando del capoluogo friulano e anche l’autobotte grande in servizio all’aeroporto ha raggiunto nuovamente Ronchi dei Legionari. Comunque, delle venti persone in servizio, sono rimaste una decina al lavoro per l’intera giornata. Spente le fiamme, i pompieri hanno dovuto effettuare un “lavoraccio” per smassare tutto il materiale contenuto. «Il capannone - la conferma ulteriore dei vigili del fuoco - ospitava merci di diversa natura». E questo ha richiesto ulteriore attenzione.
Diverse le segnalazioni giunte dal quartiere di Sant’Andrea ma anche da San Rocco e da Sant’Anna di cittadini che, ieri mattina, hanno trovato le proprie vetture ma anche i cortili e i terrazzini di casa pieni di cenere, di polveri e se non frammenti di materiale carbonizzato.
Per lo spegnimento dell’incendio, sono stati utilizzati oltre 100 mila litri d’acqua. Per diverse ore, era percepibile nell’aria l’odore acre tipico di un incendio. Ma i vigili del fuoco hanno escluso che il fumo fosse tossico. —
Fra.Fa.
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