Vigili urbani armati di bastone estensibile

Dopo la bocciatura del “tonfa”, da parte dell’ex prefetto, c’è il via libera per uno strumento di autotutela. Spesa di 2.600 euro
Tempo di chiudere la procedura di acquisto sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione, e 25 agenti della Polizia municipale di Monfalcone saranno dotati di bastone estensibile. Non un’arma, come il tonfa, che il sindaco Anna Cisint aveva già tentato di inserire nel corredo della Polizia locale, su richiesta degli operatori stessi, venendo stoppata dall’allora prefetto Isabella Alberti. Tant’è che la nuova richiesta rivolta alla prefettura ha ottenuto una risposta positiva, assicurando il via libera alla ricerca del prodotto sul Mepa. Il decreto ministeriale numero 145 del 4 marzo del 1987 indica del resto in modo netto come tra le tipologie di armamento utilizzabili dalla Polizia municipale il bastone con impugnatura non figuri.


Il nuovo strumento, di “autotutela”, il bastone estensibile modello PRG580, non è invece classificabile come arma d’offesa secondo quanto asseverato negli scorsi mesi dal Banco nazionale di prova delle armi. Non a caso, il sindacato Uilfpl lo aveva suggerito all’amministrazione comunale attorno alla metà di settembre come alternativa agli sfollagenti e al tonfa il cui utilizzo, come ricordato dall’allora prefetto Alberti, «è riservato alle sole forze e corpi armati dello Stato». Realizzato in nylon e fibra di vetro, dal peso di 226 grammi, con diametro delle sezioni dello stelo 10,6 e 18 millimetri, una lunghezza esteso di 579 millimetri e una lunghezza da chiuso di 280 millimetri, è uno strumento composto da tre segmenti, bloccabile in posizione estesa, con la possibilità di montare accessori per agevolare le operazioni di soccorso e le attività di Polizia stradale (torcia e tagliacinghie).


Il prodotto è stato visionato e provato dagli operatori durante i corsi di formazione già effettuati, testandone «la validità ed efficienza», come si legge nell’atto di avvio della procedura di acquisto, per una spesa complessiva di 2.600 euro. «Era ed è una richiesta interna quella di poter contare su una dotazione si sicurezza per fronteggiare al meglio eventuali situazioni di rischio – afferma il comandante della Polizia locale, Rudi Bagatto –. Monfalcone è una realtà complessa e credo che tutti i cittadini si siano resi conto che i compiti della Polizia municipale non sono limitati al divieto di sosta».


Nel 2017 gli agenti della Polizia locale hanno effettuato 7.300 ore di servizi all’esterno del comando, 199 incidenti rilevati, 973 interventi effettuati su richiesta della centrale operativa, 2.329 visite legate a iscrizioni, verifiche e cancellazioni di residenza. Oltre ai 16 controlli messi in campo di recente sul numero degli occupanti negli appartamenti in locazione. «Finora non ci sono stati episodi eclatanti, ma gli agenti effettuano controlli di ogni tipo – afferma il comandante della Polizia locale –. Anche la rilevazione di un incidente che può apparire non grave, magari per l’assenza di feriti, può riservare delle “sorprese” nel caso in cui uno dei conducenti sia sotto l’effetto di alcol o stupefacenti». Quindi l’inserimento del bastone estensibile nel corredo della quasi totalità degli agenti (solo tre ne saranno privi) è «assolutamente richiesto dal Comando», come sottolinea Bagatto.


La Polizia locale monfalconese sarà quindi in grado di difendersi, ma non sarà “armata”, a rigor di legge. A differenza del personale della ditta di sorveglianza esterna che sarà individuata per effettuare il controllo notturno dell’area centrale della città e di altre zone segnalate dai cittadini come “problematiche” (da salita alla Rocca al parco della Rimembranza, passando per il parcheggio di via della Resistenza). L’indagine di mercato per avviare il servizio nel corso delle prossime settimane è stata avviata. Il costo del potenziamento del controllo notturno del territorio, che verrà effettuato in prevalenza a piedi, è per l’intero 2018 di 40mila euro. Non è nel frattempo ancora partita sul campo l’attività dei volontari anti-degrado, rallentata da alcune incombenze burocratiche, oltre che dalla necessità di concludere il percorso formativo. Il drappello di 25 tra cittadini e cittadine che hanno offerto la propria disponibilità a segnalare ciò che non va, entrerà in azione forse con il prossimo mese.


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