Villa Ara, park sotterraneo da 113 posti

Già aperto a Trieste il cantiere, lavori per 3 milioni della Riccesi. Il polo sportivo sarà interamente rifatto, 40 parcheggi al Centro
Lasorte Trieste 16/01/13 - Via Monte Cengio, Villa Ara, Lavori
Lasorte Trieste 16/01/13 - Via Monte Cengio, Villa Ara, Lavori

Ma che fine hanno fatto gli impianti sportivi ospitati nel complesso di Villa Ara? La domanda se la saranno posta tutti coloro che di recente hanno varcato la soglia dello storico centro di aggregazione giovanile della città situato in via Monte Cengio e fondato quasi sessant’anni fa dai Padri Gesuiti.

In effetti i campi di calcio, basket e pallavolo sono improvvisamente scomparsi dall’orizzonte per lasciare il posto a un unico cantiere in cui sono all’opera ruspe e macchine scavatrici tra cumuli di terra, transenne ed attrezzi da lavoro. Uno scenario decisamente inusuale che si spiega con la messa in moto del progetto che prevede la costruzione di un parcheggio interrato per un totale di 113 box auto, in fase di realizzazione da parte della Riccesi Spa. L’impresa, in virtù di un accordo siglato lo scorso anno con la Provincia Veneta della Compagnia di Gesù, provvederà anche a ricavare 40 posti macchina a servizio del centro giovanile, oltre a riqualificare le aree in superficie dell’intero complesso sportivo. L’opera, dal costo complessivo di tre milioni di euro, sarà conclusa nell’arco di diciotto mesi, dunque nella primavera del 2014.

«Non si tratta assolutamente di un intervento invasivo, che anzi avrà un impatto molto basso - precisa Lucia Riccesi, amministratore dell’impresa di costruzioni Riccesi Spa -. Soprattutto non ci saranno contraccolpi di nessun genere per il centro giovanile che, al contrario, dall’opera di riqualificazione ricaverà tutta una serie di benefici, grazie alla creazione di impianti sportivi nuovi di zecca e conformi alle normative vigenti, con i tempi di esecuzione che saranno pienamente rispettati. Gli altri parcheggi invece verranno messi in vendita e destinati ai privati per lo più residenti, ovviando in questo modo alla cronica carenza di posti auto in quella zona».

Nel frattempo, come spiega Claudio Scabar, direttore del cantiere e un passato importante come portiere di calcio nelle giovanili della Triestina e poi nel Cremcaffè, sono già state realizzate le opere propedeutiche all’ottimizzazione della viabilità, attraverso la redistribuzione delle corsie per il traffico veicolare che coinvolgono via Fabio Severo, specificatamente nell’incrocio con via Marconi e vicolo Castagneto, a partire dall’installazione dell’isola pedonale fino alle segnalazioni semaforiche, che consentiranno di regolarizzare il flusso delle auto dirette al parcheggio sotterraneo con quelle in arrivo dalle altre direzioni.

Parallelamente sono state rimosse e demolite le strutture preesistenti e realizzate le opere di sostegno dei muri perimetrali, attraverso l’installazione dei micropali con profili in acciaio che serviranno al contenimento in fase di scavo. La prossima settimana, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, si partirà con la seconda fase, quella dell’intervento sotterraneo: si arriverà a una profondità di tre metri e mezzo con la creazione di un piano unico, per una superficie totale di oltre quattromila metri quadrati. Dunque, dopo la grande ristrutturazione messa in atto una quindicina di anni fa, quando nasceva uno dei primi campi di calcio in erba sintetica della città, Villa Ara è pronta adesso a cambiare nuovamente volto e a rifarsi il trucco in vista di un compleanno importante, quello dei sessant’anni di vita, pur a fronte del sacrificio di dover sospendere per un anno e mezzo la parte sportiva del complesso frequentato ogni giorno da centinaia di ragazzi. Viene portato avanti invece regolarmente il punto di riferimento principale del Centro giovanile, quello dell’attività pastorale che si sviluppa attraverso la formazione umana e cristiana.

«Si tratta di un intervento che porterà a un rilancio importante dell’intera struttura in un’ottica cittadina - assicura Giovanni Spina, direttore del Centro di aggregazione e formazione giovanile dei Padri Gesuiti -. I campi di calcio, basket e pallavolo saranno rifatti completamente con materiali di ultima generazione e potremo disporre di nuovi spazi aggiuntivi, tra cui una zona riservata ai bambini più piccoli e ai loro genitori, per sviluppare la sfida educativa in sinergia con le famiglie. Si tratta nello specifico di un progetto al quale teniamo molto e che viene portato avanti grazie al lavoro di due figure fondamentali, come quelle di padre Federico Pelicon e di fratel Federico Masiero. Credo che, una volta terminati i lavori, sarà difficile trovare un altro Centro di aggregazione così significativo a Trieste. E sarà anche il modo migliore - chiude Spina - per spegnere le 60 candeline di un’attività pastorale, iniziata molto tempo fa ma che rimane sempre viva e attuale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo