Villa Codelli, le serate torneranno nel 2014

MOSSA. Si sa: tutto è bene quel che finisce bene. Bene, tuttavia, le 23.me Serate musicali di villa Codelli, Mossa, erano già cominciate: son finite meglio, grazie alla prova bella e applaudita del baritono Giorgio Caoduro, che, accompagnato dalla pianista Alessandra Sagelli, ritornava alla rassegna di Mossa dopo qualche anno d’assenza. Ottenendo, come si diceva, un pieno e giusto successo ripagato con due fuori programma (“Torna a Surriento”, e, di nuovo, “Marechiare”) e coronando così la “sua” serata: “Sulle ali del canto - Arie e romanze italiane”. Era, quello di Caoduro, il quarto e ultimo appuntamento della rassegna. Che, dal passaggio dalle ormai tradizionali sei, alle quattro serate, appunto, del 2013, non ha minimamente risentito. «Si può persino dire che, in media, il pubblico è stato più numeroso degli anni scorsi - sottolinea il direttore artistico, Romolo Gessi -. Ciò non significa che, per il prossimo anno, non piacerebbe tornare se non alle sei, abituali serate, almeno a cinque. Speriamo bene: i contatti con la Regione ci sono». Qualche anticipazione? «È troppo presto - chiosa Gessi -. Di certo, porteremo avanti i quattro tradizionali filoni che compongono la rassegna: la musica vocale, la cameristica, l’orchestrale e l’operetta. Sono, in fondo, gli stessi filoni che hanno formato l’edizione appena conclusa, un’edizione dove tutti i protagonisti sono andati molto bene anche se un plauso particolare lo meritano la clarinettista Laura Magistrelli, Andrea Binetti e Giorgio Caoduro».
Proprio l’appuntamento con il tenore Andrea Binetti, il terzo nell’ordine, è risultato quello con maggior presenza di spettatori fra cui spiccavano Daniela Mazzucato e Max Renè Cosotti, coppia d’oro dell’operetta. Anche il prefetto Maria Augusta Marrosu è stata spettatrice delle serate musicali, oltre, naturalmente, al sindacoa, Elisabetta Feresin. Per il Comune, all’appuntamento finale il vicesindaco Edi Kocina e l’assessore Andrea Bullitta, hanno portato il loro ringraziamento alla famiglia Turco-Codelli e a Romolo Gessi elogiando l’inalterata qualità della rassegna e l’importanza per la comunità.
Alex Pessotto
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