Villa de Finetti ritorna a splendere

Presentato al pubblico il restauro dell’edificio di Corona in cui visse l’artista
Bumbaca Gorizia 19.10.2012 Corona, Villa De Finetti - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19.10.2012 Corona, Villa De Finetti - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

MARIANO. A Corona un pubblico numeroso ed entusiasta ha partecipato a Villa de Finetti alla conferenza degli architetti Roberto Ferigutti e Francesca Vecchi dedicata allo svelare i segreti del recupero e restauro della casa-studio dell’artista Gino de Finetti. L’incontro, organizzato dal Comune e dalla Biblioteca statale isontina con l’ospitalità della famiglia Bergomas-Perisutti, è stato un viaggio nel tempo proposto da Francesca Vecchi. Dai sopralluoghi nella selva di vegetazione che soffocava la villa abbandonata, alle indagini negli archivi comunali e catastali per capire le trasformazioni della proprietà nei secoli.

L’edificio com’è oggi risale alla seconda metà dell’800, come attestato da un dipinto datato 1842 conservato nell’archivio della famiglia Bergomas-Perisutti, ma ha origini molto più antiche. Importanti lavori di ampliamento e abbellimento furono realizzati dall’ingegnere Giovanni Battista, padre di Gino. Subì gravi danneggiamenti durante il primo conflitto mondiale, come testimonia una dettagliata relazione stilata per ottenere adeguati risarcimenti di guerra. Gino de Finetti vi abitò con la moglie dal 1934, quando in seguito al promulgamento delle leggi razziali, per salvare la consorte ebrea, lasciò Berlino e la Germania dove era uno degli artisti più affermati. Fu la sua residenza fino al 1955 anno in cui morì. Passata poi al nipote Bruno venne successivamente venduta. Roberto Ferigutti nel suo intervento ha posto l’accento soprattutto sugli aspetti tecnici del restauro rispettoso del preesistente, non invasivo e reversibile, finalizzato al recupero di colori, malte, infissi e pavimenti ma anche dei fregi e dei tamponamenti decorativi in legno della facciata. Un lavoro lungo e paziente che negli anni 2000 ha ridato bellezza e atmosfera alla villa. Alla serata erano presenti, fra gli altri, il sindaco Cristina Visintin, il direttore della Bsi Marco Menato e Lidia Da Lio, curatrice della mostra allestita fino al 31 ottobre nella biblioteca di Mariano dedicata al disegnatore e pittore, sezione conclusiva di un progetto ampio di valorizzazione dell’artista isontino noto in Europa.

Margherita Reguitti

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