Villa Revoltella riapertura completa solo a primavera

Oltre duecentomila euro di danni e riapertura completa del Parco prevista, se i tempi saranno rispettati, appena per la prossima primavera.
Sono ancora evidenti nel polmone verde di Villa Revoltella le ferite causate dal pesante nubifragio che un mese fa si è abbattuto sull'intera città (e che a Muggia peraltro ha provocato una vittima a causa di una frana). La struttura rimane tuttora fruibile solo in piccola parte: una lunga fila di transenne è stata posizionata per delimitare le zone inaccessibili al pubblico, sulle quali scorre il nastro bianco e rosso, mentre una serie di cartelli avverte che «il giardino rimane chiuso per avversità atmosferiche» e che «la pavimentazione è sconnessa».
L'ingresso principale di via Marchesetti è interdetto, mentre l'accesso resta garantito dal portone laterale di via dei Pellegrini: l'area percorribile porta a un circuito obbligato che garantisce l'ingresso nella chiesa per le funzioni, al quale è stato aggiunto l'accesso alla scalinata che porta alla fontana del Pinocchio e a una parte limitata della zona giochi (scivoli e altalene).
Tutto il resto del parco, che si estende su una superficie di circa 50 mila metri quadrati, rimane off-limits. A iniziare dai campi di basket e pallavolo (l'area della giostra era interdetta da tempo), per proseguire con la parte alta che comprende anche le serre e la residenza chalet.
Gli operai del Comune stanno provvedendo a ripulire l'area dal fango e dai detriti scesi dai pendii e portati dal fiume d'acqua che si era venuto a creare a causa dell'ondata eccezionale di maltempo. I danni maggiori riguardano il crollo di un muro di contenimento nella zona delle serre di vetro e ghisa, che a sua volta ha reso pericolante un ulteriore muro di sostegno, che è stato immediatamente puntellato dai tecnici di una ditta specializzata. Danneggiati anche i vialetti del parco, pavimentati con un triturato di coccio dal caratteristico colore rosso, sui quali si sono formati pericolosi dossi e avvallamenti, soprattutto a ridosso delle caditoie per lo scolo dell'acqua piovana, e dunque a loro volta chiusi al pubblico per evidenti ragioni di sicurezza. In uno di questi in particolare, si è letteralmente sollevata la pavimentazione formata da cubetti di porfido, che in questo modo ha creato profondi solchi sul terreno.
«Le squadre dei giardinieri comunali stanno completando il lavoro di pulizia e asporto dei detriti», precisa Andrea Dapretto, assessore comunale ai Lavori pubblici: «La parte più complicata rimane l'intera opera di risistemazione del parco alla luce dei rilevanti danni subiti: circa centomila euro saranno necessari per il ripristino del muro di sostegno e altrettanti ne serviranno per il rifacimento dei vialetti e di altre opere minori. Cifra che inseriremo nella prossima variazione di bilancio per poi dare il via alle gare di appalto. È evidente - conclude l’assessore - che i tempi della riapertura completa si allungheranno almeno alla primavera del prossimo anno, ma in ogni caso contiamo di rendere via via fruibili all'utenza dei settori del parco non appena gli stessi saranno resi agibili».
Pierpaolo Pitich
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