Villaggio del Pescatore Sogno extradoganale

Istanza dell’imprenditore nautico Lenarduzzi all’Authority Il sindaco di Duino Pallotta: «Il discorso va approfondito»

Creare un Punto franco extradoganale al Villaggio del Pescatore. È questa l’ipotesi che sta maturando, pur con tutti i distinguo del caso, a Duino Aurisina. La proposta, formalizzata con una lettera inviata alla Prefettura, all’Autorità portuale, al sindaco di Duino Aurisina, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane, oltre che alla Capitaneria di porto e alla Camera di commercio, è frutto di un’analisi portata a termine da Maurizio Lenarduzzi, titolare della “Marina Timavo”, società che ha come attività prevalente il rimessaggio di imbarcazioni e che ha sede proprio al Villaggio del Pescatore. Il documento è già stato analizzato nel corso di un primo incontro da Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, da Mario Sommariva, segretario generale dello stesso ente, e da Daniela Pallotta, sindaco di Duino Aurisina.

Ovviamente quella attuale è una fase embrionale e Sommariva ha detto che «dal punto di vista teorico e normativo la via è percorribile. Il territorio è adeguato ed esiste anche un discorso di natura analoga per quanto concerne l’area dove oggi opera la Cartiera. In ogni caso – ha però aggiunto – c’è da tener presente che l’istituzione di un Punto franco implica la perimetrazione della zona interessata, con la delimitazione dell’area nella quale si va a operare, e che la Guardia di Finanza deve essere disponibile a garantire la vigilanza». «Poiché le risorse delle Fiamme gialle non sono infinite – ha ricordato Sommariva – ci sono problemi che vanno affrontati. In ogni caso sentiremo il proponente per analizzare in profondità la situazione e valutare la fattibilità del progetto».

Per Pallotta «il discorso va certamente approfondito, perché la nascita di un Punto franco nel cuore del nostro territorio comunale potrebbe rappresentare un volano per l’intera economia locale e la crescita delle aziende che hanno sede a Duino Aurisina ci sta molto a cuore». «Concordo con il segretario generale Sommariva – ha proseguito il sindaco – sul fatto che esistono difficoltà da superare e che il percorso da completare è irto di problematiche, ma credo sia nostro preciso dovere cercare tutte le soluzioni possibili, anche perché questa non è la sola richiesta che ci è pervenuta».

Lenarduzzi intanto spinge sull’acceleratore: «Abbiamo contatti con imprese dell’Estremo Oriente che potrebbero essere notevolmente interessate se la proposta diventasse realtà e riteniamo che, nell’ambito del cantiere nautico, non ci siano problemi di sicurezza, a differenza del Punto franco di Trieste dove operano navi». «Al Villaggio del Pescatore – ha sottolineato l’imprenditore – si potrebbe creare un Punto franco semplificato, cioè assoggettato a una mera vigilanza doganale documentale, che non prevede la presenza fisica degli uomini della Guardia di Finanza. Inoltre – ha continuato Lenarduzzi – per far arrivare le merci dal Punto franco di Trieste a quello che vorremmo realizzare al Villaggio del Pescatore, si potrebbe istituire un corridoio doganale. L’alternativa – ha concluso - riguarda la possibilità di usufruire del documento doganale T1 o ancora di Tir controllati attraverso l’utilizzo di telecamere o Gps, con tecniche che sappiamo essere attualmente allo studio dell’Autorità portuale».

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