Vintage, il fascino degli oggetti vecchi e rari

Tacchi Swarovski di Lady Gaga, l’occhio di vetro di un soldato, una tv del ’52 e un abito di Anita Pittoni

Tacchi vertiginosi di Swarovsky, realizzati dal designer di Lady Gaga, un televisore costruito negli States nel 1952, una maglietta della Triestina del 1949 e persino un occhio di vetro appartenuto a un ex soldato. C'è un mondo ricco di tesori nascosti nei negozi vintage che hanno aperto negli ultimi anni tra via Diaz, via San Michele e via Felice Venezian. E i turisti stranieri ne vanno pazzi: tedeschi e austriaci, sloveni, inglesi, francesi, e pure australiani e americani.

«Ho iniziato a collezionare abiti a 14 anni - racconta Alessia Alessio-Vernì di “Boogaloo” - andavo a caccia di vestiti anni ’70, la passione è continuata. In un angolo speciale tengo i miei oggetti, non in vendita, come storici giocattoli introvabili, mentre vanno a ruba i bottoni che ho recuperato da una merceria storica, chiusa in Friuli». “Delikatessen” invece mostra un tripudio di mappamondi d'epoca. «Ma collezioniamo anche molti cimeli sportivi, tra questi una maglietta della Triestina del 1949 - racconta Andrea Brandi -, a Natale poi esponiamo solo merce vintage legata alla festività, un’idea che piace molto. Anche qui i turisti stranieri sono di casa, ma attraverso Ebay abbiamo anche inviato una radio fino in Nuova Zelanda». Sono figli e parenti dei triestini immigrati in Australia, in vacanza in città, alcuni acquirenti di “Cesi Vintage”, specializzata in abiti e accessori. «Arrivano anche molti attori - sottolinea Cesarina Sussel -, qui le rarità sono parecchie. Un pastrano fine '800, appartenuto a un soldato della Voivodina, e ancora un abito stupendo di Anita Pittoni. In una soffitta abbiamo trovato un baule con gli abiti di un vescovo, le scarpe sono state comprate da una collezionista di abbigliamento religioso». Sembra di entrare nello scenario di una favola al ”Katastrofa” di Francesca Martinelli specializzato nel recupero dei mobili vecchi, fra migliaia di altri oggetti, compresi ricordi di famiglia. «In una teca speciale c'è l'occhio di vetro che il mio bisnonno - ricorda - aveva perso combattendo in guerra. L'ho esposto in qualche fiera ma spero di non doverlo vendere mai. Tra i miei oggetti preferiti poi – aggiunge - ci sono alcune borsette americane in bachelite, degli anni ’30. Una delle cose più amate è un televisore Usa del 1952, quando ancora non era approdato in Italia, veniva chiamato “la tv dei re”. Apparteneva a una facoltosa famiglia triestina ed è ancora funzionante». Brillano nella vetrina de “Il mondo di Didy” un paio di tacchi coperti di cristallo Swarovski, realizzati dal designer di Lady Gaga. Dice Donatella Klemse: «Prima la gente buttava ogni cosa, ora con la crisi gli oggetti si conservano, c’è il piacere di riscoprirli e farli valutare». Filosofia valida anche da “Riciclart”, dove recuperare un vecchio oggetto significa quasi dar vita a un’opera d'arte.

Micol Brusaferro

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