«Voglia di nuovo» È nato a Gorizia il circolo ArciGong

È un ritorno. A Gorizia esiste nuovamente un circolo Arci. Dopo un intenso percorso partecipativo si è costituita, infatti, l’associazione “Arci Gong”, acronimo di Gorizia Nova Gorizia, con l’ambizione di diventare il primo circolo Arci transfrontaliero. Sono 49 i soci fondatori e già oltre un centinaio i soci ordinari: questo a dimostrare la voglia di collaborare attivamente «alla rinascita della città e del suo territorio, culturale e sociale in primo luogo».
Nell’assemblea di fondazione sono stati approvati lo statuto e l’atto costitutivo, ed è stato eletto il direttivo, composto da Silvio Celli, Julia Colloricchio (presidente) Roberto Criscitiello, Giorgia Gambino, Francesca Giglione, Andrea Picco, Sergio Pratali Maffei (segretario), Roberta Riva, Marina Rossini (tesoriere), Eleonora Sartori e Alessio Sokol (vicepresidente). Tra i soci fondatori anche la senatrice Laura Fasiolo e il regista Matteo Oleotto. Per contattare il nuovo circolo Arci Gong potete scrivere all’indirizzo: circoloarcigong@gmail.com.
«La costituzione della nuova associazione - si legge in una nota - rappresenta un punto di partenza, che vuole unire persone, giovani in particolare, con l’esigenza di collaborare a creare qualcosa di nuovo, per rendere più vivace e attrattiva la realtà nella quale vivono. Il circolo intende proporre una nuova idea di città, che possa espandersi senza conoscere l’ostacolo del confine, rispondendo all’esigenza di stare insieme, conoscersi, valorizzare e moltiplicare le risorse che questo territorio unico possiede, ma che non ha ancora trovato forme strutturate di collaborazione. Anche per questo il circolo ha deciso di aderire alla rete Arci e al suo documento “Più cultura meno paura”, per la creazione di spazi e luoghi dove ci si incontra e si produce collaborazione e condivisione, immaginazione e libertà, si alimentano confronto e spirito critico, nella convinzione che sia necessario, oggi più che mai, avvicinare il diverso per conoscerlo, piuttosto che respingerlo». —
Fra.Fa.
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