Vola da un ghiaione nel Maceratese

Tragica fine dell’escursionista triestino Gabriele Novelli,i 72 anni. Recuperato dallo stesso cane che aveva trovato Melania Rea
Di Corrado Barbacini

È precipitato in un dirupo mentre stava facendo un’escursione nella zona di Frontignano di Ussita in provincia di Macerata. È morto così Gabriele Novelli, 72 anni, triestino, esponente della comunità ebraica di Trieste e molto attivo anche nel mondo del volontariato. Abitava in via del Ghirlandaio. Il suo corpo senza vita è stato trovato ieri pomeriggio dopo 24 ore di affannose ricerche in fondo a un ghiaione nei pressi del monte Bove.

Gabriele Novelli era arrivato nella zona dei monti Sibillini pochi giorni fa. Una gita da Trieste in un luogo che «desiderava andare a visitare da tempo», racconta turbato il figlio Nathan Neumann che ieri pomeriggio si è subito messo in viaggio diretto a Camerino: nella camera mortuaria è stata composta la salma del padre.

I soccorritori hanno avvistato il corpo dall'elicottero verso le 13 di ieri. Il pensionato era scivolato per un centinaio di metri lungo uno dei valloni del monte Bicco, non lontano dal rifugio dietro la statua del Cristo Re, una zona ricca di dirupi scoscesi e impervi.

Gabriele Novelli alloggiava all'hotel Elena di Visso. «Il cliente era arrivato solo, era ormai al suo terzo giorno di escursioni - racconta la moglie del proprietario dell'albergo - da come parlava sembrava un grande appassionato di montagna. Sabato mattina ci ha detto di voler fare un'escursione al Monte Bove. Mio marito lo ha accompagnato in auto alla seggiovia di Frontignano, intorno alle 9.30. Di solito rientrava nel primo pomeriggio, ma vedendo che tardava lo abbiamo prima chiamato al cellulare, ma non era raggiungibile. Allora abbiamo telefonato ai carabinieri».

Attorno alle 20.30 sono iniziate le ricerche che hanno impegnato una quarantina di persone tra vigili del fuoco di Camerino, carabinieri, uomini del Corpo nazionale del soccorso alpino e i Forestatali.

Alle ricerche hanno partecipato anche i vigili del fuoco che hanno utilizzato l’elicottero dal quale hanno individuato il corpo. Ma a raggiungere il cadavere di Gabriele Novelli è stato Piergiorgio, il cane molecolare di razza bloodhound che era stato impiegato anche nel caso di Melania Rea. Gli è stato fatto annusare un indumento dello scomparso e l’animale ha imboccato senza esitazione il sentiero che dalla seggiovia porta a Monte Bove.

All'origine della tragedia potrebbe essere stato un possibile malore che ne ha provocato la caduta, oppure Gabriele Novelli potrebbe aver perso l’equilibrio mentre stava camminando. Un piede messo male. Poi è caduto battendo il capo sui sassi del ghiaione precipitando a valle.

«Era un esponente della nostra comunità. E la notizia della sua morte ci addolora profondamente», dice Eugenio Bevitori, già vicepresidente della comunità ebraica triestina. Aggiunge: «Era il referente locale del Keren Kayemeth LeIsrael. Si tratta di una delle più antiche fondazioni ebraiche che sottolinea le azioni a favore del prossimo piantando gli ulivi».

Prosegue: «Aveva lavorato come impiegato alla Stock quando ancora era a Roiano. Poi quando era andato in pensione si era dedicato con tutte le sue forze e le sue energie al prossimo. Due anni fa aveva perso la moglie e viveva da solo».

Ricorda di lui il professor Elvio Guagnini: «Gabriele era un mio compagno di scuola al liceo. Era una persona molto riservata. Spesso in città l’ho incontrato. Qualche settimana fa ci siamo incrociati centro....». Assieme a Guagnini e agli aex compagni di liceo Novelli aveva partecipato a qualche incontro conviviale.

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