Voleva comprare l’Astoria, rischia la cella

La Corte d’Appello ha confermato la condanna del fantasioso 64enne truffatore siciliano Malannino
Di Roberto Covaz

GRADO. Millantando un’ampia disponibilità finanziaria voleva acquistare l’Hotel Astoria di Grado per trasformarlo in casa di riposo. E ora rischia di andare a riposare in carcere. La Corte d’Appello di Trieste ha confermato la condanna a 10 mesi di reclusione e mille euro di multa inflitta dal Tribunale di Gorizia al 64enne catanese Angelo Malannino. Vano è risultato il tentativo del suo difensore d’ufficio, l’avvocato goriziano Flavio Samar, di dimostrare come nella sentenza di primo grado non sono state concesse le attenuanti derivanti dall’effettivo danno provocato.

Malannino però ha una fedina penale ricca di precedenti per truffe, talune fantasiose e divertenti, ma pur sempre truffe. Sicché i 10 mesi confermati in Appello si aggiungono alle condanne precedenti e di conseguenza Malannino potrebbe avere già un piede in cella. Non lo sa il suo avvocato, che essendo appunto d’ufficio, come spesso accade, non ha avuto il piacere di conferire con l’assistito né di incassare dal Malannino la parcella. Ma per sentimento deontologico lo stesso Samar ha presentato Appello. Malannino era comparso a Grado nel 2008 fingendosi neurochirurgo. L’usurpazione di titoli è una sua passione. Nel 1992 fu denunciato a Pompei: era riuscito non solo a spacciarsi per sacerdote e a celebrare messa, ma anche a prescrivere cure mediche nonostante non ne avesse alcun titolo. Nel 1995, invece, per sei settimane si finse sacerdote nella chiesa cattolica St Wilfrid di York, nel nord dell'Inghilterra. In quell'occasione fu condannato a tre mesi di prigione.

A Grado invece Malannino si è concentrato sull’Hotel Astoria. Chissà come e con quale complicità, era riuscito a convincere il direttore della filiale di Nova Gorica della Nova Kbm a rilasciargli una fideiussione e ad aprirgli un conto. Gli era stata assegnata una carta di credito caricata con tremila euro, importo che probabilmente era il vero obiettivo di Malannino. Poi, fingendosi neurochirurgo e vantando l'appartenenza alla nobile famiglia degli Orsini (come il conte Max Orsini Varaldo, film dedicato alla fantasia dei truffatori con protagonisti Vittorio De Sica e Alberto Sordi) aveva tentato l'avventura dichiarandosi pronto ad acquistare l'Astoria.

Essendo egli molto abile per un po' gli interlocutori avevano ritenuto di trovarsi di fronte una persona attendibile. Intanto, qualcuno aveva annusato la fregatura e avvertito la banca di Nova Gorica che aveva chiuso il conto, che ovviamente Malannino aveva già provveduto a vuotare. Dopo la detenzione trascorsa in Inghilterra Malannino era tornato in Italia. Nel 2012, fingendosi sempre fino medico, disse di essere deciso a comprare il vecchio ospedale di Palmanova per realizzarvi una clinica superspecialistica. E mentre discettava di medicina e raccontava dei suoi 20 anni trascorsi come primario in un ospedale tedesco progettò una struttura per i parenti dei malati in un albergo e un istituto di ricerca nella caserma Ederle. Sembrava il primario della clinica Villa Celeste, e come il professor Tersilli - alias Alberto Sordi - intratteneva rapporti con personalità di spicco puntando sulle sue doti di affabulatore.

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