Volti di donne raccontano a Pieris la storia

Dopo gli scatti di Francomano esposti a Villa Settimini il Comune di San Canzian raccoglierà le testimonianze
Di Laura Blasich
Bonaventura Monfalcone-13.03.2016 Inaugurazione mostra di Roberto Francomano-Villa Settimini-Pieris-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.03.2016 Inaugurazione mostra di Roberto Francomano-Villa Settimini-Pieris-foto di Katia Bonaventura

SAN CANZIAN D’ISONZO. Dopo averne raccolto le immagini, l’amministrazione comunale di San Canzian d’Isonzo vuole arrivare anche a trasmettere il racconto delle donne scelte per trasmettere, attraverso i loro volti, immortalati dal fotografo Roberto Francomano, un pezzo di storia del territorio. Lo ha confermato nel corso dell’inaugurazione della mostra “Con occhi di donna”, allestita a piano terra di Villa Settimini a Pieris, l’assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità Deborah Marizza. Il progetto, realizzato per la Giornata internazionale della donna in collaborazione con il Consorzio culturale del Monfalconese, è stato pensato per recuperare la memoria di una serie di figure che hanno rappresentato o rappresentano i cambiamenti avvenuti anche a livello locale nella società.

«In questi anni l’assessorato e la Commissione pari opportunità hanno lavorato affrontando diversi temi relativi al mondo femminile e da diverse angolazioni - spiega l’assessore -. Nel settantesimo anniversario del riconoscimento del diritto di voto alle donne, ci è parso il momento di riflettere sul ruolo che le donne hanno avuto e hanno all’interno della nostra comunità». Tra le donne ritratte da Francomano ci sono quindi le bidelle “storiche” Elodia Olivo e Nerina Russi, ma anche Eugenia Guidarelli Dusatti, storica insegnante di Pieris, ancora impegnata nella comunità, ed Eleonora Cosolo, giovane imprenditrice che ha saputo trasformare in chiave moderna l’azienda agricola della famiglia, Susanna Bagolin dell’azienda Frate di Isola Morosini e la scrittrice e attrice Marilisa Trevisan, Flavia Cosolo, impegnata nella difesa della primogenitura del Tiremesu inventato dal padre, patron del locale Il Vetturino.

Le fotografie raccontano anche la pittrice e scrittrice di Isola Luciana Teat, le sorelle Russi che portano avanti il negozio di ottica di famiglia, la titolare dell’agriturismo Principato de Bean Mersia Zorzet, Liliana Zimolo, la cui merceria attira clientela oltre i confini della provincia, il gruppo di volontarie dell’Auser e le imprenditrici che hanno voluto creare il centro commerciale naturale Borgo Bisiac. E poi c’è Nevia Paco Buzzi, rimasta vedova a causa dell’amianto 14 anni fa e da allora impegnata nel non far rimanere una vicenda privata quella che ritiene una tragedia collettiva del territorio. «Ringrazio il Consorzio culturale - sottolinea l’assessore Marizza - che è riuscito a interpretare la mia idea mettendo a disposizione un fotografo di grande sensibilità come Roberto Francomano». All’apertura della mostra hanno portato i propri saluti, oltre al sindaco Silvia Caruso, il consigliere regionale Diego Moretti e la presidente della Commissione pari opportunità della Provincia Elisabetta Medeot. Francomano ha ringraziato tutte le protagoniste delle immagini.

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