«Vuoi sposarmi?», ma è ubriaco e cade in mare perdendo l’anello: ecco come è accaduto a Trieste

41 anni, irlandese, finisce in acqua al Marina San Giusto mentre fa la proposta. Rischiava di annegare, la donna è sotto choc. E l’anello è perso, sul fondale

Gianpaolo Sarti

Le proposte di matrimonio, quelle romantiche, come nei film, sono momenti che non si dimenticano più. Ma la coppia protagonista della disavventura di domenica sera, sulle Rive nei pressi del locale “Marina San Giusto”, avrà sicuramente una ragione in più: il promesso sposo è caduto in acqua proprio mentre si inginocchiava con l’anello posato sul palmo della mano, davanti alla fidanzata. Era ubriaco sfatto e ha perso l’equilibrio. Succede.

La scena fantozziana farebbe sorridere se non fosse che si è rischiata la tragedia. L’uomo poteva annegare. Se l’è cavata con un inizio di ipotermia – il minimo in pieno inverno – e tanto spavento.

I fatti. Sono le 22.50 quando la centrale operativa del 112 riceve una chiamata di emergenza che riferisce di un uomo in mare davanti alla banchina del Molo Venezia. Come si scoprirà nei minuti successivi, si tratta di un turista irlandese di 41 anni, venuto a Trieste assieme alla compagna, una trentanovenne albanese, e ad alcuni amici per le festività.

Il gruppetto, che fino a quel momento aveva trascorso la serata nel locale del Marina San Giusto, a un certo punto si sposta all’esterno, vicino alla banchina. Sono tutti pronti per la sorpresa.

Il quarantunenne irlandese, decisamente brillo, coglie l’istante. Si inginocchia, sfodera un cofanetto ed estrae un anello porgendolo sognante dinnanzi alla fidanzata. Solo che lo fa sul bordo del molo e mette un piede nel vuoto finendo in acqua, tra le barche ormeggiate.

La compagna si guarda attorno incredula. Gli amici attorno per un attimo non trattengono le risate, come comprensibile. Ma presto si rendono conto che in realtà c’è poco di cui divertirsi. A quel punto uno del gruppetto sale a bordo di una delle barche e tenta di afferrare il malcapitato, che naturalmente è vestito e sta a galla a fatica. Dopo un po’ comincia anche a tremare di freddo. Ed è anche ubriaco. Gli altri amici nel frattempo allertano i soccorsi.

Sul posto intervengono una motovedetta e una pattuglia di terra della Capitaneria di porto, il Nucleo dei sommozzatori dei Vigili del fuoco con in supporto una squadra terrestre del Comando di via D’Alviano e un’ambulanza del 118. I soccorritori riescono a issare il quarantunenne sulla banchina, lo portano nell’ambulanza e gli prestano le prime cure. I sanitari lo accompagnano a Cattinara dove vengono diagnosticati un inizio di ipotermia e varie escoriazioni alla pelle che la persona si è procurata sulla banchina scivolando in acqua. Poteva andargli decisamente peggio.

Il quarantunenne irlandese si riprende presto dallo choc e dal freddo: già durante il trasporto in ambulanza. Ringrazia i sanitari del 118, scusandosi e ironizzando anche sulla spiacevole esperienza.

La trentanovenne, dal canto suo (lei non è ubriaca), è letteralmente sconvolta e piange. Ma, dopo aver capito che non è successo nulla di particolarmente grave, si tranquillizza. E, raccontano i soccorritori, pure lei si mette a scherzare sull’accaduto: non se l’aspettava di ricevere una proposta di matrimonio, tanto meno con quel tuffo fuori stagione. Poi si confida con i sanitari assicurando che sì, in cuor suo era intenzionata a sposarsi. E che avrebbe atteso un momento più “normale” per comunicarlo al compagno.

Resta un problema: l’anello è andato perso. È sul fondale, da qualche parte. Un anello da oltre mille sterline. —

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