Wärtsilä annuncia l’avvio dell’iter che porterà alla cessazione dell’attività produttiva a Trieste

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Si tratta della fase delle consultazioni con i sindacati che può essere protratta per due mesi e che prelude appunto all’inizio della procedura di cessazione dell’attività produttiva nel sito di Bagnoli della Rosandra e dunque al licenziamento dei poco meno di 300 dipendenti coinvolti nella dismissione.

Nella nota Wärtsilä  annuncia dunque che inviterà “le organizzazioni sindacali a discutere della situazione, delle motivazioni della decisione e dell’impatto stimato sui dipendenti”.

Durante l’intero periodo dell’informativa e della procedura “Wärtsilä – precisa la nota – è tenuta a pagare integralmente gli stipendi ai dipendenti coinvolti” e “continuerà a sostenere attivamente il processo di reindustrializzazione e a cercare altre alternative ai licenziamenti come parte del piano di mitigazione previsto dalla normativa”.

L’annuncio dell’azienda arriva meno di 24 ore dopo la conclusione del tavolo convocato al ministero delle Imprese e del made in Italy che si è chiuso con il rifiuto da parte di Wartsila della firma della proroga del contratto di solidarietà fino a fine giugno per i dipendenti. “Le parti non sono riuscite a trovare un accordo sulla formulazione delle condizioni”, precisa la nota.

L’annuncio dell’attivazione dell’iter informativo costituisce un passo importante anche perché nel settembre del 2022 il giudice del Lavoro del tribunale di Trieste riconobbe, accogliendo il ricorso di Fim, Fiom e Uilm, la condotta antisindacale della multinazionale rilevando l’opacità elle comunicazioni e annullando in quell’occasione la procedura di licenziamento avviata il 14 luglio 2022.

Intanto Wärtsilä chiude la nota ribadendo che “Trieste e l’Italia rimarrano sedi importanti per le attività di ricerca e sviluppo, vendita, sourcing, services, project management e formazione di Wartsila Italia spa”.