Wartsila, più produzione stessi dipendenti

Il presidente Razeto: «Faremo anche eliche, ma non possiamo permetterci nuove assunzioni»
Di Silvio Maranzana
Lasorte Trieste 12/09/07 - Wartsila -
Lasorte Trieste 12/09/07 - Wartsila -

La Wartsila cresce, ma non di occupati. È il paradosso di questi tempi di crisi: mantenere la produzione significa dover ridurre l’organico, per non tagliare dipendenti bisogna aumentarla. Il presidente e amministratore delegato di Wartsila Italia Sergio Razeto, che è anche presidente di Confindustria Trieste, ha dato l’annuncio l’altro pomeriggio al Tavolo economico in Consiglio comunale: «Acquisiremo una nuova linea di produzione che riguarda eliche a passo variabile e riduttori per il settore navale. Wartsila ha infatto deciso di chiudere la parte manifatturiera di uno stabilimento in Norvegia e di trasferirla parzialmente a Trieste.» Ora Razeto specifica: «Questa produzione che partirà nella primavera 2013 viene trasferita parte in Cina e parte a Trieste dove in particolare realizzeremo queste dotazioni per le navi militari e per alcuni armatori - specifica il presidente - utilizzeremo una nuova campata del nostro stabilimento, ma purtroppo di fare assunzioni e aumentare l’organico non se ne parla proprio. Ci sarà un bilanciamento del personale interno con alcuni spostamenti di reparto.» Lo stabilimento di Trieste si estende su 550mila metri quadrati, produce all’incirca 180 motori all’anno e conta su 1.200 dipendenti. Tra il 2009 e il 2010 è già stata trasferita a Trieste dall’Olanda la produzione dei truster, cioé le eliche con tutti gli elementi di supporto. «Nonostante tutto navighiamo a vista - conclude Razeto - fino a poco fa il nostro portafoglio ordini copriva i successivi due anni, ora soltanto sei mesi. Dobbiamo tenere botta e cercare di tenerci stretti i dipendenti che abbiamo.» (s.m.)

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