Wine Cafè, la proprietà: «Gli affittuari non pagavano il canone»

I titolari dei vani commerciali e dell’azienda intervengono anche sull’entità dell’affitto «I contratti sono stati stipulati senza alcuna costrizione»



«Il “Wine Cafè” è stato spostato negli spazi del ristorante “Il Moscardino”? È un’affermazione fuorviante, la titolare dell’affitto ci ha spontaneamente restituito l’azienda, stante la perdurante morosità accumulata».

Sulla vicenda del bar “Wine Cafè Piazza Grande” di piazza Vittoria, che ha catturato la curiosità di molti a Gorizia, e non solo tra i tanti cliente che erano soliti frequentarlo, intervengono ora i proprietari dei vani commerciali e dell’azienda, prendendo le distanze da quanto aveva raccontato al nostro giornale Giorgio, che si era qualificato come titolare del locale. Locale che, come abbiamo raccontato su queste pagine, ha stretto una collaborazione con il vicino ristorante “Il Moscardino Bistrot”, spostando al suo interno l’attività.

Come detto però ora sulla questione dice la sua anche la proprietà dei vani commerciali e dell’impresa stessa, per precisare una serie di dettagli. «Nella nostra qualità di proprietari dei vani commerciali ove ha sede il ristorante “Il Moscardino Bistrot” e l’esercizio pubblico denominato “Wine Cafè”, nonché proprietari di quest’ultima azienda, intendiamo precisare in primo luogo che il signor Giorgio, qualificatosi come titolare non ha alcuna legittimazione in tal senso, in quanto come detto l’azienda è di nostra proprietà, e il contratto d’affitto era intestato ad altro soggetto – si legge nella nota dei proprietari –. Ragion per cui egli non ha alcun titolo per interloquire. Inoltre anche il contratto di locazione del locale denominato “Il Moscardino”, del quale siamo proprietari del foro commerciale, è stato stipulato con altro soggetto. Fatta tale premessa, chiariamo che i canoni, sebbene pattuiti con regolari contratti, non sono stati pagati che in minima parte, in modo discontinuo, irregolare e assolutamente non remunerativo. L’affermazione secondo cui il “Wine Cafè” sarebbe stato “spostato” presso “Il Moscardino” è del tutto fuorviante, atteso che la titolare del contratto di affitto ha provveduto spontaneamente a restituirci l’azienda, stante la perdurante morosità accumulata».

Ancora, i titolari intervengono sulla questione dell’entità dell’affitto, che Giorgio, nella sua testimonianza al nostro giornale, aveva definito «esorbitante»: «I contratti di locazione e rispettivamente di affitto d’azienda sono stati stipulati nell’ambito di una normale contrattazione commerciale, senza alcuna costrizione – la conclusione della nota indirizzata alla nostra redazione –, ed è stata pertanto la scelta imprenditoriale dei due conduttori a non essere adeguata rispetto alla realtà commerciale di Gorizia». –



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