Woodstock a Trieste, ma demenziale

TRIESTE. Osmizzada 2013 a base di triestinità musicale. Borgo Grotta ospita oggi, domenica, dalle 16 (ingresso libero, apertura stand alle 14) la “Woodstock della musica demenziale triestina”. Dal vivo per la prima volta su un unico palco (in caso di pioggia sotto il tendone) tre pietre miliari della parodia triestina: Laidos, Riki Malva & Theo LaVecia e THC. In programma pure un brano tutti insieme, «una sorpresa in stile Laidos».
Capostipiti del genere con quasi 30 anni di attività e una serie di fortunate produzioni, i Laidos tornano con nuova formazione e molte sorprese. Reduci dal successo della passata edizione, si ripropongono a furor di popolo e di rete, Malva e Lavecia. E, dalla Bisiacaria, concedono il bis all'Osmizzada anche i THC. «Ho appena ottenuto il record personale: la parodia della nuova hit dell'interprete di Gangnam Style era in rete dopo appena 24 ore» spiega Malva. «Stiamo lavorando al seguito del fortunato Kraputnik (cd distribuito con Il Piccolo), che uscirà quest'inverno. In questo periodo ci siamo dedicati a un corto con i Robe fatte cacao, “Il migliore” creato da Leo e Theo: la parodia dei più famosi film d'azione. Sarà online per l'estate. Con i THC ci siamo trovati molto bene. Il mio sogno è riunire su un palco tutta la "musica demenziale “triestina”».
«Abbiamo finito di registrare 9 inediti - anticipa GiulyAno, membro originario dei Laidos - ma domenica proporremo i nostri cavalli di battaglia. Anche se per tre anni non abbiamo suonato non ci siamo sciolti e proviamo due sere a settimana. Si sono alternati più di 80 musicisti, ma finalmente abbiamo trovato una formazione stabile, capace e motivata, preludio a un'intensa attività live. Cerchiamo un tastierista per completarla. All'inizio cambiavamo le parole a brani noti, oggi scriviamo testi e musiche originali come El Torero Manolito o Acustici fasoi. Il fil-rouge è il dialetto, non il genere, sempre molto vario. Abbiamo riarrangiato per l'occasione la nostra versione de “La canzone di Marinella”: un esperimento interessante. Sogniamo palchi importanti. Per la goliardia siamo stati poco considerati, ma non ci arrendiamo al perbenismo: in fondo la canzone popolare non è molto più volgare». «Ogni anno teniamo alcune date per divertire noi e la gente» conclude Piter Rey dei THC. «Il lavoro ha il sopravvento, ma siamo sempre pronti a scrivere nuove canzoni. L'Osmizzada unisce varie generazioni: da ragazzo andavo a sentire i Laidos ed è bellissimo dividere lo stesso palco. Tra i brani in scaletta sicuramente “Bisiachi soto asedio” o “La baba de goma” che ogni sera proponiamo in maniera diversa».
Gianfranco Terzoli
Riproduzione riservata © Il Piccolo