Zone blu, dietrofront del Comune di Gorizia sull’orario

Si profila un clamoroso dietrofront sulle zone-blu, o meglio sugli orari che erano stati introdotti nel settembre scorso e che erano stati oggetto di critiche e prese di posizione da parte di esercenti e commercianti.
Come si ricorderà, a non essere digerita era stata l’abolizione della pausa-pranzo, la finestra gratuita dalle 13 alle 15 che era un vantaggio per chi deve mangiare in città per motivi di lavoro. Immediate erano scattate le critiche da parte dei pendolari ma anche da parte della Confcommercio e del consigliere comunale Fabio Gentile che definì senza mezzi termini «fantasioso» il nuovo orario.
Eppure, la nuova regolamentazione con l’obbligo di pagamento continuato dalle 10 alle 19 era stata pensata per favorire proprio i comercianti: si pensava che in questa maniera ne avrebbero beneficiato gli acquisti nei negozi durante la fascia mattutina consentendo una sosta gratuita fino alle 10 ma introducendo l’obbligo di pagare il ticket dalle 13 alle 15. Ma, alla prova dei fatti, la “rivoluzione” non è piaciuta: quindi, si torna indietro.
Le parole
dell’assessore
«Sì, posso confermare che l’orientamento della giunta comunale è quello di ripristinare il vecchio orario con la fascia dalle 13 alle 15 che tornerà ad essere gratuita - annuncia l’assessore comunale alla Polizia municipale, Stefano Ceretta -. È un clamoroso dietrofront? Non direi. Abbiamo sempre dichiarato che il nuovo assetto attualmente in vigore era da considerarsi sperimentale. Adesso, abbiamo tirato le somme e siamo pronti a rimettere in discussione la fascia oraria unica dalle 10 alle 19».
Ci sarà anche un passaggio in commissione. «Ci confronteremo ma non credo emergeranno opposizioni. Se tutto andrà per il verso giusto, credo che ripristineremo il vecchio orario già a partire dal mese di giugno. Del resto, non occorrono nemmeno particolari accorgimenti: sarà sufficiente sostituire gli adesivi su tutti i cartelli con i nuovi orari».
I motivi
del dietrofront
Ceretta ammette che l’orario dalle 10 alle 19 si è dimostrato meno funzionale del previsto, sebbene sia stato definito anche tenendo conto delle indicazioni che erano arrivate dal mondo del commercio. «Ma non è il caso di trovare colpevoli. Abbiamo effettuato una sperimentazione e adesso credo si possa tranquillamente dire che è opportuno fare un passo indietro. Non abbiamo mai avuto la pretesa di dire che ciò che facevamo era giusto, era un dogma. A breve, lo ripeto, ne discuteremo nell’ambito della commissione comunale e definiremo una nuova variazione dell’orario che tenga conto delle esigenze manifestate. Direi quindi che verrà ripristinata la possibilità di parcheggiare gratuitamente in corrispondenza dell’orario del pranzo, dalle 13 alle 15, e contestualmente sarà necessario anticipare l’inizio dell’obbligo di pagamento che attualmente è fissato alle 10. In commissione sviscereremo anche questo aspetto».
Da ricordare che qualche esercente era corso, in qualche maniera, ai ripari. C’era, infatti, chi si era adeguato decidendo di coprire il costo del ticket del cliente che parcheggiava vicino alla propria attività commerciale anche dalle 13 alle 15. Ma era una mosca bianca.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo