Addio a Marco Sciaccaluga Sua la regia di ”Caro Bonbon”

GENOVA

Nel 1991 firmò al Politeama Rossetti “Caro Bonbon” dall’epistolario di Italo Svevo con Massimo De Francovich e scene di Pier Paolo Bisleri. Una produzione del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. Marco Sciaccaluga, attore e regista teatrale, è morto mercoledì scorso a 67 anni vinto da un male incurabile. Era nato a Genova nel 1953. Formatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, nel 1975, a soli 22 anni, Sciaccaluga aveva debuttato come regista firmando la prima nazionale di «Equus» di Shaeffer. Da allora era rimasto fedele al teatro della sua città dove è cresciuto artisticamente ricoprendo via via ruoli di rilievo, da regista principale a condirettore (quando Ivo Chiesa lasciò la guida affidandola ai suoi due «pupilli», Sciaccaluga, appunto e Carlo Repetti) a direttore della scuola. Innumerevoli i suoi spettacoli in quasi cinquant'anni di attività: amava in particolare citare «Morte di un commesso viaggiatore», «Re Lear» «Un mese in campagna», «Svet», «Un nemico del popolo». E tanti gli attori che hanno lavorato con lui: dai grandi «vecchi» come Eros Pagni, Gabriele Lavia, Vittorio Franceschi, alle giovani leve come Alice Arcuri, Orietta Notari, Barbara Moselli, Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alberto Giusta. Andato in pensione nel 2019, aveva mantenuto la direzione della Scuola, quella stessa scuola in cui era cresciuto sotto la guida di Anna Laura Messeri.

L’ultima volta a Trieste è stato nel 2018 con “Intrigo e amore” di Friedrich Schiller dello Stabile di Genova andato in scena al Rossetti. —

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