Addio Frizzi, il gentiluomo della tivù
Non amare il suo sguardo e la sua voce carezzevole era davvero difficile: i telespettatori si sono svegliati con una notizia che ha lasciato tutti addolorati. Fabrizio Frizzi è morto. Per quasi 40 anni volto storico dei principali programmi Rai. Un autentico 'gentiluomo’ della tv, che ha fatto del garbo la sua carta d'identità lasciando un segno in un mondo non sempre simbolo di quell'eleganza che lui sapeva conferire a ogni cosa che faceva. È rimasto semplicemente se stesso, una brava persona. A dare l'annuncio è la famiglia del conduttore in una nota. «Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato». Così la moglie Carlotta, il fratello musicista Fabio e i familiari.
Frizzi, 60 anni compiuti a febbraio, si è spento nella notte all'ospedale sant'Andrea di Roma, in seguito a una emorragia cerebrale. La camera ardente sarà allestita oggi nella sede Rai in viale Mazzini, aperta al pubblico dalle 10 alle 18. I funerali si terranno domani alle 12 nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. Tra i suoi ultimi messaggi sulla sua pagina twitter i complimenti alla campionessa di sci Sofia Goggia «stanotte goggiasofia ha fatto la storia! Grandissima cesellatrice di traiettorie perfette! Ne parleranno i nostri nipoti. Per ora festeggiamo noi tifosi». E un altro a Michela Moioli per l’oro nello snowboard.
Il 23 ottobre scorso Fabrizio Frizzi venne colto da un malore durante la registrazione di una puntata del programma «L'Eredità». Venne ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove fu dimesso alcuni giorni dopo, poi in un altro nosocomio per gli accertamenti e la terapia. L'amico Carlo Conti aveva preso il timone dell'Eredità al suo posto, fino al suo ritorno, annunciato a sorpresa alla Prova del Cuoco, nel giorno del compleanno di Antonella Clerici: nella grande commozione generale lui era tornato come sempre, con la sua dirompente e irresistibile risata. Su Rai1, dal 15 dicembre, era rientrato prima insieme a Conti, poi da solo, fino all'ultima notte con il programma ancora in palinsesto. «Sto combattendo, non è ancora finita. Ogni tanto, com'è normale, qualche momento di sconforto può esserci», spiegava in un'intervista rilasciata per i suoi 60 anni «ma l'affetto della famiglia, del pubblico e degli amici è una luce che illumina tutto. La vita è meravigliosa». Se «guarirò farò il testimonial della ricerca. Intanto tengo a ringraziare tutti i medici che mi stanno seguendo». Nel 2000 Frizzi, mentre stava girando una fiction, aveva donato il midollo alla veronese Valeria Favorito, 30 anni, che qualche giorno fa è andata a Roma a portargli l’invito alle sue nozze. «Se le mie forze me lo consentiranno - aveva risposto - oggi sto bene, domani non so». Vaeria aveva conosciuto il nome del suo donatore proprio da Fabrizio, sentendoglielo riferire in tv: erano diventati amici, si erano visti molte volte da allora.
Dopo un'esperienza in radio a 18 anni, Frizzi debuttò in tv con “Il barattolo”, nel 1981. Poi con la trasmissione per ragazzi “Tandem” e infine “Pane e marmellata” con la futura moglie Rita Dalla Chiesa, che sposa nel ’92 e da cui si separa nel ’98. In quasi quarant'anni di televisione ha condotto moltissimi programmi: la svolta nell'88, quando Michele Guardì gli affida la conduzione di Europa Europa, programma del sabato sera cui partecipa anche Elisabetta Gardini, mentre nel 1989 è alla guida del Festival di Castrocaro.
Nel 1992, Frizzi approda nel prime time del sabato sera di Rai1 con il celebre quiz “Scommettiamo che?”, presentato dal 1991 al 1995 insieme con Milly Carlucci, nel 1999 con la modella tunisina Afef e nel 2001 con la modella argentina Valeria Mazza. Nel 1997 entra a far parte del cast di Domenica In. Di Miss Italia le edizioni non si contano. Nel concorso del 2002 conobbe la futura moglie, Carlotta Mantovan, oggi giornalista di Sky Tg24, dalla quale ha avuto la figlia Stella che ha 5 anni. Ma ha partecipato anche come concorrente cantante al “Tale e quale show” di Conti e a “Ballando con le stelle” della Carlucci.
Il suo stile di conduzione era per sua stessa ammissione ispirato a Corrado e la sua fama è tale da essersi meritata una citazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009, infatti, nella storia «I Bassotti e gli insoliti ignoti», i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti-Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, versione topoliniana del Frizzi nazionale.
Fabrizio è stato anche doppiatore dei film d'animazione: la sua voce è indissolubilmente legata al cowboy di Toy Story. Ma nella sua carriera c’è anche l'Arena di Verona nella Vedova Allegra, al fianco di Cecilia Gasdia, Luca Canonici, Andrea Bocelli.
Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social, l’intero mondo dello spettacolo si è stretto alla famiglia. Il presidente Mattarella ha ricordato in un telegramma alla famiglia «il garbo, la professionalità, la simpatia» del presentato. «Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano», ha scritto la Rai. «L'uomo dei sorrisi e degli abbracci per tutti».
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