Al funerale di Aurelia Sordi anche l’autista accusato di raggiro
ROMA. C'erano Aurelio De Laurentiis, Elsa Martinelli, gli ex sindaci di Roma Francesco Rutelli e Gianni Alemanno, Luca Verdone, a rendere l'ultimo omaggio, ieri nel Battistero della basilica di San Giovanni a Roma, ad Aurelia Sordi, la sorella di Albertone, scomparsa a 97 anni, tra sabato e domenica. È arrivato, visibilmente commosso, anche Arturo Artadi, lo storico autista peruviano di casa Sordi, allontanato dopo l'accusa di aver raggirato Aurelia. L'uomo ha preferito non fermarsi con i giornalisti, limitandosi solo a ribadire di essere «vittima di un'ingiustizia», entrando in chiesa. Don Alfonso Tabolacci, che ha officiato la cerimonia, gli si è avvicinato chiedendogli come stesse e lui ha risposto tra le lacrime: «Non bene». I turisti sisono soffermati a fotografare le corone all'esterno, fra le quali una di Artadi e famiglia, una della Fondazione Sordi, una con la scritta “dal tuo macellaio Tonino”, un grande cuscino di rose rosa pallido con la dedica “La tua famiglia”. Il ministro Franceschini ha avanzato la proposta di trasformare la casa dell’attore in un museo.
Riproduzione riservata © Il Piccolo