Al Miela rider, scienza e terroristi mettono in scena gli S/paesati

Un occhio puntato alla scienza, denso di nuove collaborazioni regionali, declinato in gran parte al femminile. Si presenta così S/paesati, il festival triestino che da 21 anni offre riflessioni sempre lucide e efficaci su temi relativi a migrazioni e diritti umani. Di "spaesamento" tra gli organizzatori in questo particolare momento storico, però, non c'è traccia: trasformare gli imprevisti in opportunità è la ricetta Bonawentura/Teatro Miela a detta della nuova presidente, Rita Ravalico Fenzi: «Apriamo più forti di prima, e in una situazione sicura e controllata, perché le avversità ci rafforzano» il suo benvenuto per la nuova stagione. Stagione che prenderà il via mercoledì 7 ottobre, snodandosi lungo un cartellone effettivamente accattivante, illustrato da Sabrina Morena.
«Sarà un'edizione particolare - ha annunciato la direttrice artistica -: sia perché gran parte degli spettacoli sono ideati, scritti e recitati da donne sia per aver rinsaldato i legami tra realtà teatrali della regione e territori limitrofi, dal Css di Udine a AriaTeatro di Pergine all'Hnk “Ivan pl. Zajc”- Dramma italiano di Fiume. Questo non solo per la qualità delle produzioni ma anche con l'idea che, nel momento in cui gli spostamenti potrebbero diventare difficili, potremo riuscire a portare eroicamente avanti la stagione».
Anomalo anche il tema scientifico che caratterizzerà i primi due appuntamenti, a partire dal primo, produzione Bonawentura che inaugurerà mercoledì 7 e giovedì 8 il cartellone: "Il rider, la nonna e l’Intelligenza Artificiale" vedranno infatti i protagonisti Laura Bussani e Francesco Godina dialogare direttamente con Alex, versione maschile di Alexia. «Parliamo di solitudine, di computer che ci prendono l'anima e a cui noi diamo l'anima, ma anche di canzoni Disney e di realtà che supera la fantasia» ha detto l'autore croato Giuseppe Nicodemo in videomessaggio.
E poi, giovedì 15, "Mileva", produzione Css Teatro Stabile di Innovazione del Fvg con la serba Ksenija Martinovic: stavolta l’autrice/attrice esplora la vita della moglie di Albert Einstein, scienziata la cui ricerca è stata oscurata dalla presenza ingombrante del marito, sorte toccata a numerose donne in ambito scientifico.
Il 26 si parlerà invece di anni di spaesamento causa terrorismo: «dal '69 operavano in Italia ben 250 gruppi terroristici di matrice nera o rossa, con largo consenso tra la popolazione» ha spiegato Enzo D’Antona, ex direttore del Piccolo che dialogherà con gli inviati Gianni Barbacetto e Gianfrancesco Turano nell'incontro "Italia ’70: eversione e terrorismo"; a seguire "Anni di piombo" di Margarethe von Trotta, film che ha dato l'etichetta finale a quegli anni oscuri.
La stagione proseguirà tra spettacoli e convegni internazionali - il 28 novembre "Sulla Rotta Balcanica" organizzato da Ics e Università di Trieste - fino a venerdì 8 gennaio 2021. E come si diceva, ancora autrici e attrici donne: Chiara Benedetti con "Tempo Orfano", Laura Bussani con “Io non sono un numero”, Aida Talliente con “Il Vangelo delle Beatitudini” dove uno dei capitoli è dedicato a Don Vatta, Bruna Braidotti regista di "Così vicino al fondo", originale trasfigurazione fantastica delle tragiche morti nel Mediterraneo.
Scattare (foto) ma anche sparare: "Shooting in Sarajevo" sarà la mostra in cui Luigi Ottani torna in Bosnia a immortalare i punti da dove sparavano i cecchini. Forte e suggestiva, l'esposizione anticiperà la prossima produzione Bonawentura dello spettacolo omonimo di e con Roberta Biagiarelli. A gennaio infine il Teatro Stabile Sloveno ospiterà "Šest – Sei": caso mediatico in Slovenia dove nel 2016 comunità locale e genitori degli studenti negarono l’accoglienza a sei profughi minorenni nella Casa dello studente di Kranj. Annunciate anche alcune anticipazioni sul versante Miela: tra queste, la riproposizione dell'omaggio a Ennio Morricone dopo il successo di luglio (13 e 14 ottobre), il primo Pupkin della stagione (lunedì 16 novembre) e due speciali "Sunday's Pupkin», il 29 novembre e il 27 dicembre. —
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