Amarsi una vita intera è da supereroi Il nemico da vincere è uno: il tempo

I Supereroi di Paolo Genevose a breve prenderanno vita sugli schermi e – pandemia permettendo – potrebbero diventare un altro tormentone cinematografico, dopo quel “Perfetti sconosciuti” da record che nel 2016 ha reso notissimo il regista romano al grande pubblico e ad oggi rimane il film con più remake al mondo, ben 18. Gli ingredienti, infatti, nella pellicola come nel romanzo “Supereroi. Servono i superpoteri per amarsi tutta una vita” (Einaudi, pagg. 288, euro 18), scritti entrambi da Genovese quasi contemporaneamente, ci sono tutti: due giovani innamorati, il tran tran di ogni giorno, i piccoli e grandi turbamenti nei quali chiunque potrebbe incappare, qualche dramma sparso qua e là, sentimenti forti, sogni, speranze, dubbi, paure e un finale strappalacrime da manuale. Il tutto raccontano con semplicità e oscillando in modo sapiente nel corso del tempo, entrando e uscendo, con la precisione di un montaggio cinematografico, dalla vita dei due protagonisti, Anna e Marco, nell’arco di vent’anni. Il passato e il presente di questa coppia, speciale nella sua normalità, si alternano di continuo, svelando al lettore momenti di intimità, tra gioia e delusione, che potrebbero prendere corpo nelle case di ognuno di noi.
Anna e Marco sono, appunto, i due Supereroi della storia. Nel film di prossima uscita saranno interpretati da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, mentre nel romanzo sono due ragazzi alle prese con le vicissitudini e le mille domande, spesso senza risposta, della vita, in una Milano piovosa. Sono supereroi perché resistono a quello che, secondo l’autore, è l’unico vero pericolo mortale per le coppie: il tempo. Non i tradimenti o la noia, ma il tempo, che inesorabilmente trascorre e cambia tutto, a prescindere dai nostri intenti e dalla nostra buona volontà. Anche perché “tutto quello che ci accade potremmo disegnarlo. Tutto. Quello che non possiamo disegnare è il tempo. E tutti gli attimi che mette in fila”. Lo sa bene Anna, fumettista di talento, autodidatta e artista di strada sui Navigli, che a 25 anni riesce a imprimere una svolta alla sua carriera grazie a Drusilla, il suo alter ego sulla carta, che conquista una striscia di vignette sulle confezioni di una nota marca di cereali. Il passo successivo è uno spazio tutto suo in una prestigiosa rivista di fumetti, “Supereroi”, dove il personaggio cresce assieme alla sua fiamma, che poi diventa il fidanzato, che poi diventa il compagno e il convivente, un uomo completamente diverso da lei. Anna è un po’ come la sua Drusilla, indipendente, tosta, cocciuta, solitaria, determinata, disillusa e caustica quando si parla di relazioni. Ma è anche idealista, impulsiva, sognatrice, colorata, esuberante, disordinata, passionale. E si ammorbidisce piano piano mentre si innamora del suo lui, il primo ad averla folgorata, facendole venire voglia di fermarsi in una relazione, superando la paura.
Nei disegni, che diventano un cult per gli appassionati del genere, Anna riversa molto della sua vita vera, quella trascorsa con Marco nell’arco di vent’anni, seppure con qualche pausa nel mezzo, anche lunga, in quello che i due protagonisti definiscono un “amore andirivieni”. Marco sembra vivere su un altro pianeta. Professore di Fisica al Politecnico, preciso, ordinato, conta e calcola tutto, nella convinzione che qualsiasi cosa possa essere regolata da leggi inconfutabili, anche le emozioni. Insomma, lei è il caos. Lui, la regola. Ma sono legati da una strana formula, che non sembra avere fondamento, eppure funziona. I due giovani supereroi affrontano insieme di tutto, gioie e dolori laceranti, ma, soprattutto, imparano gradualmente a fare i conti con il tempo. Un elemento che da ragazzi sembra non esistere, ma che poi inesorabilmente bussa alla nostra porta, spesso con un carico inatteso e imprevedibile. Appunto, incalcolabile. —
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