Ariella Reggio alla Salus, ma è un set

L’attrice protagonista del corto “La cura” tratto da Buzzati, regia di Andrea Andolina
Silvano Trieste 10/12/2014 Il corto girato alla Salus
Silvano Trieste 10/12/2014 Il corto girato alla Salus

TRIESTE. Scena 5 nel reparto “sostanzialmente sani” di una clinica privata. In vestaglia di raso color tortora a fiori rosso amaranto, la paziente signora Dotti, alias Ariella Reggio, impegnata in una discussione con il poco conciliante primario, interpretato da Fulvio Falzarano. Con il primo “ciak si gira” sono iniziate ieri pomeriggio alla Salus le riprese del cortometraggio “La cura” diretto da Andrea Andolina, soggetto e sceneggiatura di Valentina Burolo, produzione Reef Comunicazioni di Trieste. Liberamente tratto dal racconto “Sette piani” di Dino Buzzatti, il short movie racconta la surreale disavventura della signora Dotti-Reggio che migra da un piano all’altro della clinica seguendo il presunto andamento negativo della sua cartella clinica. Location iper realistica del corto prodotto in partnership con il Centro di sperimentale di cinematografia di Roma, il terzo piano della clinica “Salus”, che ha messo stanze e ambulatori a disposizione della produzione. Nel cast triestino–romano, oltre ad Ariella Reggio e Fulvio Falzarano, Maria Grazia Plos, Dario Penna, Adriano Giraldi, e le giovani attrici diplomate al Csc, Francesca Cardinale, nipote dell’iconica Claudia, e Anna Ferraioli, con alle spalle una robusta presenza in molte pellicole. Triestine anche le comparse di Trieste Casting, tra cui il decano Salvo Nasti, già controfigura di Geoffrey Rush nel film “La migliore offerta”. «Mi sento un po’ come il primo giorno di scuola. Entusiasta ma un po’ agitato – commenta Andolina -. È il mio primo film con un cast di attori professionisti e, quindi, ne sento la responsabilità. Sia nei loro confronti sia in quelli della produzione, del centro di Roma e, non da ultimo, di un grande scrittore come Buzzati». Fino al 14 dicembre a transitare lungo i corridoi in camice bianco con cartelle cliniche e a spingere letti da una stanza all’altra della clinica, medici, e infermieri di cui sarà difficile capire se siano quelli veri oppure in versione fiction. Domani giornata impegnativa: arriva da Roma per assistere alle riprese il direttore del Centro sperimentale Marcello Foti. Per la premier dame della Contrada doppio impegno in agenda: la mattina ritirerà infatti il San Giusto d’Oro - «sono davvero emozionata, perché in tutta onestà non me l’aspettavo», ha commentato - per poi nel pomeriggio indossare nuovamente la vestaglia di raso della recalcitrante paziente.

Patrizia Piccione

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