ATrieste Sarah Jane Morris, la rossa dal sangue blues

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TriesteLovesJazz accoglie stasera alle 21 in piazza Verdi, in un concerto a ingresso libero, una “gigantessa” della voce che, partendo da radici soul, si muove con disinvoltura tra rock, blues e jazz.
La voce di Sarah Jane Morris, “rossa” dal sangue “blues”, l’hanno ascolta tutti in radio o ballata in discoteca in “Don’t Leave Me This Way” in duetto con Jimmy Sommerville (numero 1 in Uk nel 1986 e singolo più venduto dell’anno). Da lì è decollata una carriera che, attraverso numerosi album da solista e collaborazioni prestigiose – da Chaka Khan a Monserrat Caballe alla Royal Philarmonic Orchestra, passando per Sinead O’Connor e Chrissie Hynde – l’ha portata a essere una delle stelle più luminose del firmamento musicale, vincendo un Grammy europeo e il Festival di Sanremo. A Trieste la cantante e autrice inglese presenterà in anteprima alcune canzoni tratte da un cd che vedrà la luce a fine anno, oltre a vari brani soul, tra originali e cover. «Amo l’Italia – confessa –: gli italiani mi hanno fatto sentire a casa per oltre quattro decenni. Ho molte amicizie qui, alcune dei quali iniziate come semplice rapporto tra artista e fan. Adoro il cibo, il clima e l’architettura: l’Italia è bellissima specie il Nord, in particolare Trieste».
Tra le esperienze più significative ricorda quelle con Peter Hammil di cui ha interpretato un’opera rock e Robert Wyatt. «Lavorare con Hammill è stato meraviglioso: è un talento unico e i Van der Graaf Generator sono stati un’ispirazione. Spero che avremo la possibilità di collaborare di nuovo. Wyatt è un genio e poterlo conoscere e cantare le sue canzoni è stato un privilegio». Numerose le partecipazioni a Sanremo, vinto in coppia con Riccardo Cocciante. «È stato grandioso – ricorda – le nostre due voci si sono completate a vicenda come nel caso dell’altro mio famoso duetto con Somerville. Ho amato il periodo trascorso con i Communards e ad agosto mi esibirò di nuovo con Jimmy nel Regno Unito» . Tra gli artisti italiani apprezza molto Cristina Donà. «È una meravigliosa cantautrice – spiega – con cui ho avuto modo di cantare nella Robert Wyatt Band. Ho duettato anche con Mario Biondi e in futuro mi piacerebbe lavorare con Paolo Conte, Ennio Morricone e Paolo Fresu».
Si è cimentata con successo anche con l’orchestra: «Ho registrato “Cello Songs» con ilvioloncellista Enrico Melozzi e Alessandro Quarta, meraviglioso violinista. È stato estenuante, ma gratificante. Lo eseguiremo di nuovo dal vivo a febbraio 2019». Il suo futuro porterà due album. «Sto registrando un cd dedicato a John Martyn che porterò in tour anche in Italia l’anno prossimo e sto scrivendo un album per celebrare i miei 60 anni. Ho chiesto a molti cantautori di scrivermi una canzone apposta e molti hanno detto di sì». —
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