Bahrami non apprezza Trump «Il mondo ha bisogno di note»

GENOVAQ. «In questo mondo sempre più arrogante c'è bisogno di armonia e di educazione musicale». Lo ha detto il pianista Ramin Bahrami salutando il pubblico del Carlo Felice (erroneamente chiamato...

GENOVAQ. «In questo mondo sempre più arrogante c'è bisogno di armonia e di educazione musicale». Lo ha detto il pianista Ramin Bahrami salutando il pubblico del Carlo Felice (erroneamente chiamato San Carlo) e concludendo la sua prima apparizione A Genova invitando gli spettatori ad acquistare nel foyer i suoi cd autografati.

Bahrami nei giorni scorsi aveva criticato le politiche del presidente statunitense arrivando a dire che in questo momento non vale la pena vivere negli Usa. La definizione arrogante del mondo includeva quasi certamente il riferimento anche alle scelte di Donald Trump.

Quarantenne, iraniano, fuggito dal suo Paese da bambino, folgorato dalla musica di Bach, Ramin Bahrami si è costruito una grande popolarità imponendosi come un appassionato cultore di Johann Sebastian. A lui era consacrato il programma del concerto, con la partecipazione di un organico ridotto dell'Orchestra genovese coordinata in maniera eccellente dal primo violino Giovanni Battista Fabris.

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