Bisiak e Nagy, un’affinità di note e tecnica

TRIESTE. Per Tommaso Bisiak, giovane flautista triestino emergente nel panorama del concertismo internazionale, il 2018 è iniziato sotto i migliori auspici considerando che il giorno di Capodanno è uscito, per Albany Records, l’album “Liquescence” ossia una compilation di brani cameristici che Zvonimir Nagy ha composto dal 2012 al 2016 e che contiene anche il brano “Ricercar dell’Affinità” a lui dedicato. «Nello specifico – spiega Bisiak – il pezzo che Nagy ha scritto per me è una commissione del festival Risuonanze del 2016 e la prima assoluta ha avuto luogo alla Casa della Musica di Trieste il 28 maggio dello stesso anno. Si tratta di un brano piuttosto impegnativo dal punto di vista tecnico, non solo per la quantità e il tipo di effetti utilizzati (bisbigliandi, tongue-ram, pizzicati, soffi, colpi di chiave, jet-whistle, glissandi, armonici e suoni consonantici) ma soprattutto per il virtuosismo tecnico richiesto. Ci sono 11 re diesis sovracuti inseriti in passaggi tecnici piuttosto estremi che, nell’estensione del flauto, sono note abbastanza complicate da prendere e decisamente poco frequenti nel repertorio». Zvonimir Nagy è compositore americano di origini croate che condivide con Bisiak un prestigioso percorso di studi all’Ecole Normale de Musique de Paris “A. Cortot” e attualmente ricopre il ruolo di professore associato alla Duquesne University di Pittsburgh, la Northwestern University e l’Accademia di Zagabria. «Per la stesura del brano – dice Bisiak – Nagy e io ci siamo scambiati diverse volte impressioni e consigli e, di fatto, la versione definitiva del brano recepisce svariate mie indicazioni tecniche per cui posso dire che è, in parte, anche una mia creatura. Lo stesso titolo è stato soggetto ad alcune revisioni e poi lui ha accettato una mia proposta per la versione definitiva». Albany Records è un’importante casa discografica statunitense impegnata nella diffusione della musica di compositori americani storici e contemporanei eseguita quasi esclusivamente da musicisti americani, una peculiarità, questa, che impreziosisce l’apporto di Bisiak a “Liquescence” in quanto unico italiano ed europeo invitato a prenderne parte.
Patrizia Ferialdi
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